Serie A 2019-2020, la seconda giornata in 5 (s)punti

Con la seconda giornata di Serie A 2019-2020 consegnata agli annali torna come di consueto il nostro appuntamento di approfondimento su fatti e personaggi del turno di campionato.

Il caos di Juve-Napoli

Occhio ad inneggiare troppo presto ad una Serie A 2019-2020 sullo stile Premier League. Se Juventus-Napoli è stata senza dubbio una partita coinvolgente per le dinamiche con le quali è maturato il risultato finale, resta il fatto che per lunghi tratti è parso di assistere ad una delle tante amichevoli estive che hanno accompagnato il pre-campionato.

Higuain_Juventus

Tanti gli errori che hanno caratterizzato i 90′ dello Stadium. Minuti durante i quali, per altro, di bel gioco se n’è visto in realtà veramente poco. La Juventus, che almeno nei movimenti sulla trequarti ha iniziato a mostrare la prima impronta sarriana, ha per lunghi tratti dominato l’incontro. Questo però non vuol dire che abbia giocato bene. Se la critica spesso e volentieri mossa all’ex tecnico dei bianconeri, Massimiliano Allegri, era quella di aver costruito una squadra cinica e poco spettacolare, diciamo che la Juventus targata Sarri sicuramente sta imboccando una rotta diversa. Difficile, ad oggi, capire però dove porterà.

Alcuni movimenti a parte, di trame entusiasmanti, quelle per capire che caratterizzavano il Napoli sotto la gestione del tecnico toscano, non se ne sono ancora viste. Ed anche per quanto concerne il cinismo, diciamo che c’è ancora molto da lavorare. La vittoria è arrivata per uno svarione dell’irriconoscibile Kouliblay; così come non è da Juventus accusare un calo di tensione tale da farsi recuperare tre gol in 15 minuti.

Resta però il fatto che la Juventus alla fine la partita l’ha vinta nonostante la prestazione horribilis di De Ligt che almeno nella sfida con i partenopei ha mostrato quei difetti (marcatura larga e facilità nel perdere il posizionamento rispetto a Bonucci) che avevano portato Sarri a lasciarlo fuori nell’esordio stagionale di Parma.

Attenzione perché anche il Napoli non sta messo meglio: Koulibaly-Manolas non doveva essere una coppia insuperabile? Per il momento in due partite di Serie A 2019-2020 lo score dei gol subiti è di zemaniana memoria. Urge correre ai ripari.

La fortuna di Fonseca e l’assenza di cinismo della Lazio

Fonseca Roma

Il derby di Roma, il primo di questa Serie A 2019-2020, lascia almeno due indicazioni sul neo-tecnico dei giallorossi Fonseca. La prima è che l’ex Shakhtar non è propriamente uno sprovveduto. Nella sfida con la Lazio lo ha dimostrato in almeno due circostanze. Nella scelta dell’undici titolare e della gabbia inizialmente improntata intorno a Luis Alberto e Lazzari; nel finale di gara quando se i cambi a disposizione fossero stati più di tre Fonseca avrebbe probabilmente optato per schierare undici difensori.

La seconda verità è che Fonseca è anche un tecnico fortunato. Al di la dei quattro pali colpiti dalla Lazio (evento più unico che raro), il tecnico giallorosso è riuscito ad uscire indenne da un match che ha visto la squadra di Inzaghi concludere 21 volte a rete di cui 13 tiri nello specchio (e quattro sui legni).

Ecco, ma dove finisce la fortuna di Fonseca ed iniziano le responsabilità della Lazio? La traversa di Immobile (un rigore in movimento con il portiere praticamente spiazzato), l’occasione incredibilmente sprecata da Correa a tu per tu con Pau Lopez ed ancora almeno due ripartenze in contropiede gestite terribilmente da Immobile e dallo stesso Correa sono le occasione sulle quali i biancocelesti hanno molto da rimuginare. Perché il pari nel derby per l’undici di Inzaghi sa più di due punti persi che di uno guadagnato in uno scontro diretto insidioso per definizione e per altro aggravato dalla precoce calendarizzazione. Ed a fine corsa, cosa per altro nota alla Lazio, spesso la differenza tra la qualificazione in Champions e quella in Europa League è questione di un paio di punti.

Sensi, che inizio!

Nell’Inter che ancora stenta a digerire in toto i dettami di Antonio Conte, Stefano Sensi sembra già al top. L’ex Sassuolo è l’uomo copertina di questo inizio campionato dei nerazzurri.

Al suo arrivo alla Pinetina sembrava che il giocatore potesse faticare a ritagliarsi un ruolo da protagonista nell’undici titolare del tecnico salentino per questa Serie A 2019-2020. Ed invece è proprio Antonio Conte a spiegare la logica dell’acquisto al termine della gara di Cagliari: “Stiamo parlando di uno che vede il calcio e recepisce tutto quello che gli dico”. Se non è una benedizione questa (per Sensi e per l’Inter, si intende!).

Le ambizioni del Toro in questa Serie A 2019-2020

Torino di Mazzarri Serie A 2019-2020
Fonte: zonacalcio.com

Lo sfortunato epilogo dei preliminari di Europa League ha rischiato di far passare in sordina il percorso di crescita del Torino. Poi, fortunatamente per i granata, la vittoria meritata con l’Atalanta ha riportato la squadra di Mazzarri alle luci della ribalta di questa Serie A 2019-2020.

Attenzione perché quello del Toro non sembra proprio essere un exploit ma un percorso di crescita costante che punta a riportare i granata ai fasti di un tempo (ne avevamo parlato qui lo scorso anno). Merito di Cairo, certo. Ma anche di Walter Mazzarri che sembra aver trovato la piazza giusta per esprimere se stesso.

Samp, serve chiarezza

Il bailamme societario di certo non sta aiutando la Sampdoria e neanche il povero Eusebio Di Francesco che probabilmente si augurava di vivere giorni un po’ più sereni in questa Serie A 2019-2020 dopo la burrascosa chiusura dell’avventura alla Roma.

Sette gol subiti (e zero segnati su azione) in due partite sono l’emblema di una squadra allo sbando non certo per demeriti del suo allenatore quanto piuttosto per una situazione societaria talmente incerta da offrire così terreno fertile ai giocatori doriani per tenere il freno tirato in attesa di sviluppi.

Al momento niente ancora di irrecuperabile. Attenzione però perché a lungo andare la corda si spezza, il gioco si rompe, e risalire la china diventa sempre più difficile. Con tutto ciò che questo, sportivamente ed economicamente, comporta.