Dietro le quinte di Genoa-Roma 0-2

Un 18enne ghanese, il primo classe 2003 a segnare in Serie A – una settimana dopo l’esordio, avvenuto contro il Cagliari – salva Mourinho. Che lo preferisce a Nicolò Zaniolo e sbanca il Ferraris dopo due sconfitte di fila. Genoa-Roma è una partita scialba, dalla quale un Genoa poco appuntito (out Destro e Caicedo) era quasi riuscito a rimediare ugualmente un punto con cui smuovere la classifica. A smuovere le acque rossoblù penserà semmai la nuova proprietà, intervenendo nella sessione invernale di calciomercato. La 777 Partners, peraltro, si è concessa un bagno di folla nel centro storico di Genova, accompagnata dal sindaco Marco Bucci: nella delegazione, Steven Pasko, Jonathan Lutzky e i soci: Josh Wander, Andres Blazquez e Juan Arciniegas – i primi tre volti della holding a figurare nel comunicato in cui si comunicava il passaggio di mano da Enrico Preziosi dopo 18 anni – dunque Adam Weiss.

In campo la sfida è stata per certi versi pari. Da un lato il 3-5-2 che Shevchenko, all’esordio sulla panchina di un club – dopo l’Europeo magistralmente concluso con l’Ucraina condotta ai quarti di finale, miglior risultato di sempre – e a maggior ragione sulla panchina rossoblù, ha ereditato da Ballardini. Tanti assenti (Maksimovic, Criscito, Destro e Caicedo) e il duo Pandev-Ekuban in attacco. Speculare la difesa a tre di Mourinho, con un Pellegrini probabilmente arretrato dalla trequarti a favore dell’ex Shomurodov affianco a Tammy Abraham. L’altro ex genoano El Shaarawy è il quinto di centrocampo, a sinistra, opposto a Karsdorp. E proprio da un’azione del Faraone, che ha suggerito al centro per l’accorrente uzbeko ex Rostov, è nata una delle prime occasioni della partita. Prima, un gol annullato a Mkhitaryan. Poi, leitmotiv chiaro: giallorossi all’assalto, che numeri alla mano somiglia largamente a un assedio: 19 tiri di cui però soli 4 in porta, 7 calci d’angolo. Risultati inconcludenti fino alla mossa chiamata Felix Afena-Gyan. Lui che dopo il primo gol si precipita ad abbracciare Mourinho che, si scoprirà a fine partita, gli aveva promesso un paio di scarpe Balenciaga, da 800 euro: «E lui è venuto da me per dirmi di non dimenticarmelo. Domani mattina le andrò a comprare», ha detto il portoghese. Dopo la seconda marcatura, di più pregevole fattura, corre sotto il settore ospiti del Ferraris occupato da 1500 tifosi giallorossi, a baciare la maglia. Nel mentre Irrati fischia tre volte, terminando la domenica a cui sarebbe seguito il lunedì di presentazione, in casa Genoa, del nuovo presidente Alberto Zangrillo, accanto a Josh Wander.


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Per la Roma, al netto della cabala sul third kit New Balance presentato in settimana – alla 41° partita – c’è da registrare una vittoria contro il Genoa che mancava dal 1963. In quell’occasione, sempre vestiti di giallo, i capitolini vinsero contro il Genoa all’Olimpico, con rigore di Jonsson. Vittoria c’è stata a Marassi stavolta, con tanto di prova eccezionale di uno Stephan El Shaarawy capace di salvare un gol pressoché fatto su Sturaro, imbeccato da un cross di Vásquez in quella che probabilmente è stata l’occasione più nitida avuta dal Genoa in tutta la gara. Poi è salito in cattedra Afena-Gyan, come detto. Con tutta una sfilza di record: con la sua maglia numero 64, è il piú giovane ad aver segnato almeno una doppietta dei cinque maggiori campionati europei nella stagione in corso, 2021/22. A 18 anni, 10 mesi e 2 giorni è pure il primo ghanese a segnare in Serie A con la maglia della Roma: terzo di sempre, dopo Samuel Kuffour e Ahmed Barusso. Grazie a lui, la Roma conferma un’imbattibilità contro il Genoa che durava da 15 partite, 12 vittorie e tre pareggi. Poteva interrompersi con un Genoa-Roma nel maggio 2019, se Tonny Sanabria non avesse sbagliato proprio a fine gara un calcio di rigore che potenzialmente avrebbe potuto avvicinare alla salvezza il Genoa di Cesare Prandelli…


Ecco di seguito il tabellino:

Genoa (3-5-2): Sirigu; Biraschi (dall’84’ Bianchi), Masiello, Vásquez; Sabelli (dall’84’ Ghiglione), Sturaro (dal 90’ Buksa), Badelj (dal 90’ Galdames), Rovella, Cambiaso; Pandev (dal 63’ Hernani), Ekuban. All: Shevchenko. A disp: Marchetti, Semper, Vanheusden, Serpe, Behrami, Touré, Portanova.

Roma (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Kumbulla (dall’87’ Smalling), Ibañez; Karsdorp, Pellegrini (dal 90’+3 Bove), Veretout, El Shaarawy; Mkhitaryan; Abraham, Shomurodov (dal 74’ Afena-Gyan). All: Mourinho. A disp: Fuzato, Reynolds, Tripi, Darboe, Diawara, Perez, Zalewski, Zaniolo, Mayoral.

Reti: 82’ e 90’+4 Afena-Gyan. Ammoniti: Cambiaso, Badelj, Sabelli (G), Veretout, Mourinho, Afena-Gyan (R). Arbitro: Irrati.