Vienna va Rapid

La Bundesliga austriaca sembra aver finalmente ritrovato una vecchia protagonista. Si tratta del Rapid Vienna, glorioso club della capitale fondato nel 1899 che, dopo anni di alti e bassi, in questa stagione sembra nuovamente in grado di potersi ritagliare un ruolo da protagonista nel campionato austriaco.

I biancoverdi di Vienna infatti dopo 15 turni di campionato occupano la terza piazza in classifica con 29 punti, 5 in meno della capolista Salisburgo che proprio domenica prossima farà visita al Rapid per un match che si preannuncia ricco di spettacolo e che probabilmente farà registrare per l’ennesima volta in stagione il tutto esaurito nell’avveniristico Allianz Stadion.

Perché se c’è un indicatore del momento d’oro che sta vivendo il Rapid Vienna questo è proprio il ritrovato entusiasmo dei sostenitori del club che, in questo campionato, stanno facendo registrare numeri da record per il torneo austriaco. La media presenze stagionale dell’Allianz Stadion è infatti di 20.800 spettatori; un dato straordinario se si considera che la media della Bundesliga è di appena 6.800 spettatori.

Un affetto ritrovato soprattutto per merito di Goran Djuricin, tecnico 43enne del Rapid Vienna che dopo una lunga gavetta tra squadre giovanili e di terza serie ha preso in mano le redini della prima squadra il 9 aprile del 2017 quando, già vice allenatore del club, è stato promosso a comandante grazie all’esonero dell’ex tecnico Canadi.

Un esonero arrivato al termine della sonora ed umiliante sconfitta per 3-0 contro il SV Ried, squadra che oggi milita nella seconda divisione austriaca. Una sconfitta mal digerita dai tifosi del Rapid Vienna considerato anche che all’epoca lasciava il club nei bassifondi della classifica, in terzultima posizione, ad appena 5 punti dalla retrocessione.

Oggi, a soli 7 mesi di distanza, la squadra di Djuricin ha invece invertito la marcia ed è tornata finalmente a lottare per gli obiettivi che devono competere ad un club che vanta il maggior numero di titoli nazionali vinti (sono 32) e che insieme all’altra squadra di Vienna, l’Austria, è l’unico del panorama calcistico austriaco a non aver mai conosciuto nella sua storia l’onta della retrocessione.

L’impianto di gioco del Rapid Vienna è un collaudato 4-2-3-1 che ha nel centrocampo il suo punto di forza. Dei 25 gol sin qui messi a segno in Bundesliga dai biancoverdi, infatti, solo 2 arrivano dalle punte. A siglarli entrambi è stato il giovane brasiliano Joelinton (21 anni) che, per altro, non è neanche il centravanti titolare del club che è invece Berisha. Le altre marcature portano prevalentemente la firma dei centrocampisti, su tutti Schwab (5 reti), Murg (4 gol all’attivo) e Schaub, punta di diamante della squadra e già autore di 3 gol e 5 assist in campionato. Il classe ’94 è un trequartista mancino che ama partire da destra per accentrarsi e cercare il gol o l’imbeccata in profondità. Un giocatore interessante al centro di un progetto che punta sui giovani se è vero che l’età media della rosa del Rapid Vienna è di 24,8 anni.

La partenza del Rapid Vienna in questa stagione è stata a rilento ma dopo una prima fase di adattamento la squadra di Djuricin ha messo insieme un filotto di 7 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 10 uscite in campionato con l’imbattibilità del portiere Strebinger che è durata per ben 520’ prima di essere interrotta lo scorso sabato al 68’ del match vinto dal Rapid per 2-1 sul campo del LASK Linz.

Domenica prossima, come detto, all’Allianz Stadion arriva il Red Bull Salisburgo che da 4 anni ormai domina incontrastato in Bundesliga. Sarà l’occasione buona per il Rapid Vienna di dimostrare definitivamente di essere tornato grande. Il primo incrocio stagionale tra le due squadre si è chiuso sul 2-2. Un match pirotecnico che ha visto il Salisburgo agguantare il pari in pieno recupero grazie alla zampata vincente di Dabbur. Una prestazione che, a prescindere dal risultato, ha dato fiducia al Rapid Vienna che, domenica, ha tutta l’intenzione di provare a compiere il colpaccio.

Perché dopo una rifondazione passata anche per l’avvicendamento al vertice tra Rudolf Edlingerm, ex Amministratore Delegato del club, e Michael Krammer, attuale numero uno del Rapid Vienna, uno stadio di proprietà ed un fatturato esploso tanto da arrivare a toccare quota 44 milioni di euro con profitti per 2,3 milioni, ha ragione Djuricin quando dice che: “Il Rapid Vienna oggi non deve temere più nessuno”.