La vera storia del Jeunesse Sportive Saint-Pierroise

Quella del Jeunesse Sportive Saint-Pierroise è una di quelle storie che a noi piace raccontare. Soprattutto per cercare di fare chiarezza e rendere il giusto onore alle cronache. Ma andiamo con ordine. La squadra dell’isola di Reunion il prossimo 4 gennaio avrà l’opportunità di scrivere una piccola pagina di storia del calcio francese ed internazionale.

I bianconeri, club più titolato dell’isola francese dell’Oceano Indiano con 16 scudetti e 8 coppe nazionali all’attivo, giocheranno infatti i trentaduesimi di finale della Coppa di Francia contro il Chamois Niortais, squadra di Ligue 2 del campionato transalpino.

Ma a differenza delle fake news che girano in questi giorni (anche su quotati quotidiani nazionali) per il Jeunesse Sportive Saint-Pierroise in realtà non si tratta di una prima volta assoluta. Il club aveva già raggiunto questo traguardo nell’edizione 1989-1990, venendo però eliminato a domicilio dal Clermont Ferrand (1-2).

Ecco allora la vera novità: quella del Jeunesse Sportive Saint-Pierroise è una piccola impresa perché mai prima d’ora una squadra dell’isola sita tra il Madagascar e le Mauritius aveva dovuto raggiungere il continente per giocare una partita ufficiale della Federazione transalpina.

E così, dopo aver battuto in casa nel turno preliminare il Thaon, squadra di quinta serie francese, ai calci di rigore, l’undici di Christian Dafreville, un trascorso da calciatore nelle fila del Saint-Etienne, per arrivare all’appuntamento con la storia dovrà per la prima volta in assoluto sobbarcarsi 14 ore di volo (più altrettante al ritorno).

Oltre al peso del viaggio i giocatori del Jeunesse Sportive Saint-Pierroise dovranno fare i conti con l’onere di essere l’ultima squadra d’oltreoceano ancora in lizza nella competizione dopo l’eliminazione del Club Franciscain (Martinica), dell’AJ Saint-Georges (Guyana) e del Jeunesse Evolution (Guadeloupe).

Attenzione perché quella del Jeunesse Sportive Saint-Pierroise è una storia di tradizione. Noto in patria con l’appellativo di Les Cigognes, Le Cicogne, emblema della città, il club oltre ad essere il più titolato dell’isola di Reunion è stato anche il primo in assoluto nella storia dell’isola a qualificarsi al primo turno della Coppa di Francia (nel 1964) e ha visto militare nelle sue fila giocatori del calibro di Dimitri Payet, natio dell’isola, Jean-Pierre Papin (Ballon d’or 1991) che ha giocato 27 match con la maglia delle Cicogne nella stagione 1999-2001; Roger Milla, 32 gare nella stagione 1989-1990, e Djibril Cissé che con la maglia del Jeunesse Sportive Saint-Pierroise ha giocato una volta nel 2015.