Napoli-Juventus 2-1, Insigne e Higuain stendono la Juve. Non basta Lemina

Un Napoli che diverte e si diverte, e che sembra aver colmato le imbarazzanti lacune difensive d’inizio campionato, rimette alla Juventus gli spauracchi di una crisi che sembra non voler andar via. I partenopei esprimono un gioco frizzante, fatto di ripartenze veloci e ritmi elevati. I bianconeri continuano ad apparire disorientati, orfani del carisma necessario per rimettersi in carreggiata.

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Fragili, altalenanti. Due colossi del campionato italiano si affrontano nel pieno di un processo di comune ristrutturazione. Sei punti per il Napoli, cinque per la Juventus, rispettivamente dodicesima e tredicesima forza della graduatoria. Forza e solidità sono lontane quanto lo è la vetta, esitazione e crisi d’identità profonde quanto la distanza dall’Inter di Mancini. In palio tre punti, per muovere la classifica e ritrovare certezze perdute.

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I dubbi di formazione alla vigilia vengono risolti all’insegna della tattica: Allegri accantona l’ipotesi 3-5-2 e vira sul 4-3-1-2, con uno schieramento speculare a quello dei partenopei. Dispone Padoin ed Evra sugli esterni, e propone il rombo a centrocampo con Pereyra vertice alto, dietro al tandem inedito Dybala-Zaza. Sarri cambia due soli uomini rispetto alla trasferta di Carpi, inserendo Jorginho al posto di uno spento Valdifiori e restituendo a Callejon una maglia da titolare a discapito di Mertens. Confermato dunque Insigne a supporto di Higuain e dello spagnolo, ancora panchina per Gabbiadini.

PRIMO TEMPO – San Paolo stracolmo, furore sugli spalti, furore in campo. I ritmi dell’incontro sono elevati con le squadre che rinunciano a studiarsi e passano subito all’azione, sciorinando vorticose ripartenze e furiose percussioni. Posizione chiave, per entrambe le compagini, è quella del trequartista: le sortite offensive passano dai piedi di Insigne da un lato, e di Pereyra dall’altro, ambedue intenti a raccordare centrocampo e attacco, muovendosi bene tra le linee. Il Napoli si affida alla rapidità dei propri terminali offensivi, la Juventus imposta la manovra con pazienza e raziocinio consolidando il possesso grazie alla partecipazione dei difensori. Ma al 26’ è proprio Insigne a sbloccare il parziale: triangolazione perfetta con Higuain nei pressi dell’area di rigore e fendente rasoterra che supera Buffon. Quindici minuti dopo il numero ventiquattro partenopeo, a causa di un infortunio al ginocchio, lascia il campo tra gli applausi di un San Paolo entusiasta per quanto offerto nella prima frazione di gioco. Il subentrato Mertens non fa rimpiangere Insigne e spinge con decisione sull’out di sinistra, mandando in apprensione la difesa di Allegri in un paio di occasioni. La Juventus appare inferiore sul piano fisico, incapace di reagire allo svantaggio, e ancora una volta complessivamente abulica e tentennante.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia all’insegna dell’agonismo: numerosi contatti irruenti costringono Orsato a sventolare quattro cartellini gialli nel giro di pochi minuti. La Juventus non sembra particolarmente rivoluzionata nell’approccio, il Napoli punge con ripartenze estemporanee degli esterni sulla falsa riga della prima frazione di gioco. Improvvisamente la gara si accende: al 62’ Higuain conquista palla sulla trequarti, si lancia in una azione personale e conclude con un diagonale di sinistro che batte un impreciso Buffon; pochi istanti dopo è Lemina ad accorciare le distanze spingendo in porta un cross velenoso di Dybala. Risposta istantanea dei bianconeri, bravi a fortunati a ribattere al tentativo di fuga dei partenopei, e risultato di 2-1 per i padroni di casa. Allegri cavalca il calo psicologico della formazione di Sarri e aumenta il potenziale offensivo della sua formazione lanciando nella mischia Cuadrado e Morata. I bianconeri però combinano poco e male, le occasioni da gol latitano. I fischi di paura del San Paolo sulla mischia finale, lasciano il posto ad un boato che accoglie festoso il triplice fischio di Orsato.

Napoli (4-3-3) – Reina; Hysaj, Albiol. Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (80’ D. Lopez); Callejon, Insigne (39’ Mertens), Higuain (84’ Gabbiadini). A disposizione: Gabriel, Rafael C., Henrique, Chiriches, Maggio, Strinic, Chalobah, Valdifiori, El Kaddouri, Dezy. Allenatore: Sarri.

Juventus (4-3-1-2) – Buffon; Padoin (89’ Alex Sandro), Bonucci, Chiellini, Evra; Lemina, Pogba, Hernanes (64’ Cuadrado), Pereyra; Dybala (71’ Morata), Zaza. A disposizione: Neto, Audero, Rugani, Barzagli, Asamoah, Sturaro. Allenatore: Allegri.

Arbitro: Orsato; assistenti: Giallatini – Passeri; addizionali: Rizzoli – Pinzani; quarto uomo: De Luca.

Marcatori: 26’ Insigne, 62’ Higuain, 63’ Lemina.

Ammoniti: 51’ Bonucci, 53’ Evra, 87’ Padoin, 90’+ Morata (Juventus), 50’ Ghoulam, 55’ Callejon (Napoli).