Serie A, volano Juve e Roma. Napoli ancora al palo

La 4a giornata di Serie A vede Juventus e Roma, entrambe vittoriose contro Cesena e Parma, volare a quota 12 in classifica a punteggio pieno e sancire, di fatto, l’inizio di un altro duello a due dopo quello a cui abbiamo assistito la scorsa stagione. La terza piazza vede infatti Inter, Samp e Verona distanziate già a 4 pt e questo mostra quanto sia ampio il divario tra le due capoliste e il resto del campionato. Napoli e Fiorentina infatti, accreditate ad inizio stagione come possibili pretendenti al tricolore, steccano ancora in casa e ottengono solamente due pareggi che le portano rispettivamente a 4 e 5 punti. Riesce invece finalmente a vincere il Torino che espugna il Sant’Elia e infligge al Cagliari la 3a sconfitta su 4 partite. La giornata si era aperta martedì con lo scoppiettante pareggio tra Empoli e Milan per 2-2 con i rossoneri che riescono a rimontare un doppio svantaggio.

 

Empoli Milan 2 -2 (Tonelli, Pucciarelli; Torres, Honda)
Il turno infrasettimanale si apre con l’Empoli che ospita il Milan di Inzaghi reduce dalla prima sconfitta stagionale contro la Juventus in casa. I rossoneri partono bene ma al 12′ del primo tempo sono i padroni di casa a trovare il vantaggio con Tonelli che, complice la debole marcatura di Bonera, stacca da solo su corner e insacca. Dopo due grandi parate di Abbiati, al 20′ è Pucciarelli a trovare il raddoppio smarcandosi su palla inattiva con assist di Tavano. Il Milan risente del micidiale uno-due e dopo aver rischiato il 3° goal accorcia le distanze col Nino Torres che insacca in torsione al 43′.
Nella ripresa l’Empoli si mangia nuovamente due gol clamorosi con Pucciarelli e soprattutto Tavano che, a tu per tu con Abbiati, mette a lato.  Al 57′ allora il Milan risponde e trova il pareggio grazie a Honda con un mancino dal limite dell’area. Galvanizzati dal pareggio gli uomini di Inzaghi colpiscono una traversa con Menez al 62′ e mancano il sorpasso di poco con Torres (63′) e Honda (80′). Nel finale si ha l’incredibile espulsione di Valdifiori che in un minuto colleziona due cartellini gialli chiudendo nel peggiore dei modi la sua partita.
Il Milan dimostra ancora una volta le sue potenzialità offensive, ma anche una pesante disorganizzazione difensiva che trova il suo maggior artefice in Bonera, autore di una partita disastrosa. L’Empoli invece, dopo aver messo in difficoltà la Roma, ferma il Milan e dimostra di avere le carte in regola per rimanere in massima serie.

Juventus – Cesena 3-0 (Vidal [r], Vidal, Lichtsteiner)
La Vecchia Signora in casa non delude mai, schianta infatti il Cesena per 3-0 in una partita senza storia e mantiene la vetta del gruppo insieme alla Roma. I bianconeri riescono però a sbloccare il risultato solo alla fine del primo tempo con un rigore per un (discusso) mani di Cascione con Vidal che, tornato titolare, trasforma nonostante Leali intuisca la direzione e riesca a toccare il pallone. Il Cesena nella ripresa prova a reggere ma è proprio un tiro da fuori dello stesso Vidal a regalare il raddoppio ai padroni di casa e a far crollare definitivamente gli ospiti che al minuto 85 subiscono la terza rete per mano di Lichtsteiner.
La Juventus fa cosi bottino pieno e per la prima volta nella storia della Serie A mantiene la porta inviolata per le prime quattro giornate.

Parma – Roma 1 – 2 (Ljiajc, Pjanic; De ceglie)

Nonostante le numerose e importanti assenze e un po’ di turn-over in vista della Champion’s League, la Roma risponde nel modo migliore possibile alla Juventus vincendo su un campo ostico come quello di Parma anche se solo allo scadere. I giallorossi, dopo un discreto avvio, trovano il gol del vantaggio con Adem Ljiajic che, innescato da Totti, insacca Mirante sotto le gambe al minuto 27′. La Roma rallenta però la propria manovra e comincia a soffrire gli attacchi del Parma che infatti al 56′ trova il pareggio con De Ceglie su calcio d’angolo. La reazione della Roma stenta ad arrivare e, pur chiudendo gli emiliani in area, vengono soprattutto a mancare le occasioni da gol. All’88 però ecco il colpo di genio che risolve la partita e consegna 3 punti importantissimi alla Roma in chiave scudetto: Pjanic si incarica di battere una punizione dal limite guadagnata da Destro e con un tiro sopra la barriera mette la palla sotto l’incrocio segnando il decisivo gol che sancisce la seconda vittoria esterna della Roma.
I Capitolini soffrono ma riescono a portare a casa i 3 punti da un campo ostico come il Tardini mentre i parmensi, che non perdevano due partite in casa di fila dal 2011, ritrovano la consapevolezza di poter mettere in difficoltà qualsiasi squadra incontreranno sul loro cammino.

Cagliari – Torino 1 – 2 (Cossu; Glik, Quagliarella)
Il Cagliari di Zeman perde ancora rimanendo a quota 1 pt in 4 partite mentre il Torino riesce ad espugnare il Sant’Elia dopo 23 anni senza vittorie. Succede tutto nella prima frazione di gioco anche se la partita rimane divertente e tirata per tutta la sua durata data la velocità con cui le due squadre attaccano e capovolgono il fronte di gioco. Al minuto 11 il portiere del Torino Padelli sbaglia clamorosamente il rinvio servendo Cossu che lo batte a porta quasi sguarnita e portando cosi in vantaggio i sardi. Solo 9 minuti dopo però il Toro trova il pareggio con capitan Glik che salta più in alto di tutti su calcio d’angolo e insacca. Sempre dopo 9 minuti arriva il raddoppio dei granata con Quagliarella che, grazie ad uno schema su punizione perfettamente riuscito, infila il portiere sardo e porta in vantaggio i suoi. La partita continua con numerose occasioni, soprattutto degli ospiti molte volte vicini al terzo goal, ma si chiude cosi.
L’esperimento zemaniano non sembra poter avere i suoi frutti in quel di Cagliari con una squadra che difficilmente è risultata brillante dal punto di vista fisico, il Torino centra invece la 1a vittoria della stagione dopo un avvio stentato e povero di gol.

Fiorentina – Sassuolo 0-0 

La Fiorentina rimanda ancora una volta la prima vittoria casalinga che era auspicata dai più soprattutto dopo la faticosa vittoria in trasferta a Bergamo contro l’Atalanta. E dire che mister Montella si gioca tutte le carte offensive rimaste a sua disposizione (dati gli infortuni di Rossi e Gomez,  tanto forti quanto fragili), ma la squadra non riesce a segnare per la 3a partita in stagione. La Viola ha anche una buona dose di sfortuna però, vanno infatti vicini al gol Borja Valero e Cuadrado che colpiscono un palo ciascuno. Nemmeno l’ingresso di Berbardeschi, reduce dal primo gol in Europa League, riesce a scakfire la difesa del Sassuolo che riesce a reggere fino alla fine.
Altra prestazione sfortunata e deludente per la Fiorentina di Montella che sembra la brutta copia della squadra dell’anno scorso mentre i neroverdi riescono a conquistare un ottimo punto al Franchi, campo ostico e difficile.

Inter – Atalanta 2 – 0
Dopo il pareggio immeritato al Barbera di Palermo, l’Inter di Mazzarri era chiamata a vincere in casa contro l’Atalanta e non delude le aspettative vincendo per 2-0 con i gol di Osvaldo ed Hernanes. La partita si apre subito con i nerazzurri aggressivi, Vidic colpisce una traversa di testa (15′) mentre Palacio e Kovacic non riescono a capitalizzare due buone occasioni per merito di Sportiello, giovane portiere atalantino. Al minuto 30 Benalouane atterra Ranocchia in area e l’Inter ha l’occasione di passare in vantaggio su calcio di rigore, lo stesso Sportiello riesce però ad intuire il tiro di Palacio e respinge in maniera eccellente.  Al 40′ su una punizione battuta di Guarin, Osvaldo riesce a liberarsi dalla marcatura del difensore e insacca con una mezza rovesciata, marchio di fabbrica dell’argentino.
Nel secondo tempo l’Inter mantiene inizialmente il pallino del gioco e dopo aver colpito un palo con Palacio, rischia su un’uscita a vuoto di Handanovic con Benalouane che di testa mette la palla poco sopra la traversa. Ora è l’Atalanta a fare la partita, i bergamaschi sfiorano il gol due volte con Estigarribia (69′) e con Gomez poi (71′) non riuscendo però a trovare lo specchio della porta. La partita viene infine chiusa all’87’ quando Hernanes trasforma una punizione al limite guadagnata da Osvaldo.

Napoli – Palermo 3 – 3 (Koulibaly, Zapata, Callejon; Vazquez, Belotti, Belotti)
Il Napoli fallisce anche il secondo appuntamento casalingo e riesce a guadagnare un solo punto, raggiunto per due volte dal Palermo che, dopo aver fermato l’Inter, riesce nell’impresa anche con i partenopei.
Gli azzurri partono forte e al 2° minuto trovano il vantaggio con Koulibaly, difensore centrale tanto discusso dai tifosi. Le cose sembrano mettersi per il  meglio quando già al minuto 11 Dusan Zapata raddoppia con un bel destro a giro dall’interno dell’area. Il Napoli potrebbe poi triplicare con altre due occasioni di Callejon con il Palermo che però trova il gol al primo tiro in porta con Belotti (18′) che riesce a staccare bene su corner di Barreto. Al 24′ arriva addirittura il pareggio dei rosanero con Vazquez che sfrutta al meglio un assist di Morganella dalla destra. Quando la prima frazione sembra essersi conclusa in parità ecco che Gragano lancia Callejon che aggancia perfettamente e trova il gol del vantaggio incrociando sul secondo palo.
La seconda frazione parte come la prima, in Napoli cerca di trovare il gol della sicurezza ma è il Palermo a segnare ancora una volta e a pareggiare con Belotti che sfrutta un crossi di Dybala e realizza un tap-in vincente.
A nulla serve il disperato forcing finale degli uomini di Benitez alla ricerca del quarto gol, la partita si chiude in parità con gli azzurri che rimandano ancora la prima vittoria casalinga e i rosanero che ottengono il secondo pareggio consecutivo contro una grande squadra.

Sampdoria – Chievo 2-1 (Gastaldello, Romagnoli; Paloschi)
La convincente Sampdoria di Mihajlovic vince ancora e sale a quota 8 in classifica contro un Chievo che, al contrario degli scorsi anni, riesce sempre a trovare la via del gol soprattutto per merito di Paloschi.
Dopo 15 minuti di studio, la prima occasione si ha al 17′ quando Bergessio tira dal limite dell’area e ottiene un calcio d’angolo. I Doriani continuano a essere pericolosi con due colpi di testa di Cristicic (33′) e Soriano (35′), ma trovano il vantaggio solo a fine primo tempo quando un rinvio sbagliato di Cofie mette Gastaldello in condizione di segnare a tu per tu con Bardi.
Nella ripresa si segnala il buon tiro in girata di Botta (62′), neo entrato nel Chievo, con Viviano che respinge con il piede e il tiro da fuori di Birsa sempre respinto dal portiere doriano.
Al minuto 80′ su calcio d’angolo per la Samp Okaka si inventa una fantastica sponda di tacco per Romagnoli che a porta sguarnita mette dentro il raddoppio dei padroni di casa. Il Chievo continua però a giocare e accorcia le distanze solo al 90′ con Paloschi che dal limite dell’area si gira e piazza un favoloso destro a giro alle spalle di Viviano.
La Sampdoria di Ferrero si dimostra una squadra solida e ostica anche con qualche seconda linea in campo, il Chievo esce sconfitto ma a testa alta forse con il rimpianto di aver atteso troppo e di aver osato troppo poco.

Verona – Genoa 2- 2 (Tachtsidis, Ionita ; Matri, Matri)

Il Verona di Mandorlini viene ancora una volta salvato dal moldavo Ionita (alla seconda rete consecutiva) e rimette in piedi una partita che sembrava ormai persa contro un Genoa aggressivo e mai rinunciatario.
La partita si apre con le due squadre che giocano a viso aperto, la prima vera occasione si ha al 26′ con Saviola che sfrutta la torre del compagno di reparto Toni e calcia verso la porta con Perin che devia in angolo. Al 28′ e al 30′ il giovane portiere Gollini salva due grandi occasioni del Genoa con Matri prima e Antonini poi, sulla successiva ripartenza Toni non riesce a capitalizzare un’occasione d’oro calciando sul fondo. Al 33′ si mette in mostra Perin che mette in angolo un pericoloso sinistro dell’ottimo Ionita. Al 35′ Marchese crossa dal fondo e Matri riesce ad insaccare spiazzando il portiere avversario e portando in vantaggio i suoi, al 38′ Falque potrebbe raddioppiare ma l’attento Gollini lo ferma in uno contro uno.
La seconda frazione si apre subito col raddoppio dei Grifoni, Rafa Marquez vuole liberarsi di Matri con un dribbling ma perde il pallone e l’attaccante si trova solo di fronte a Gollini e mette a segno la sua doppietta (48′).
Al 53′ il Verona accorcia le distanze col greco Tachtsidis che trova il gol con un preciso sinistro su cui Perin non può nulla. I padroni di casa continuano ad attaccare e il Genoa sembra resistere almeno fino al 65′ quando Ionita trova il gol del pareggio su assist di Toni con un bel colpo di testa.
Verona e Genoa hanno dato vita ad una spettacolare partita dove il pareggio è sembrato il risultato più giusto anche se i rossoblu hanno il rimpianto del doppio vantaggio sprecato.

Chiude questa sera il posticipo tra Lazio ed Udinese.