Roma, il Pagellone del girone di andata

A questo punto della stagione la Roma di Garcia ha 3 punti in meno dello scorso anno chiuso a quota 85, massimo dei punti nella storia dei giallorossi. Nella stagione corrente i Capitolini hanno faticato molto di più nel trovare gol e gioco spettacolare come invece mostrato in quello appena passato, inoltre la squadra corre molto di meno. La colpa è probabilmente dovuta ad una preparazione non proprio perfetta e sicuramente all’impegno di Champion’s League che ha portato via molte energie mentali e fisiche, a questo si sono infine aggiunti molti (forse troppi) infortuni che hanno decimato la rosa giallorossa nei momenti cruciali della stagione.

PORTIERI
– De Sanctis voto 6,5: 
il portierone giallorosso è sicuramente risultato sottotono se paragonato alle fantastiche prestazioni dello scorso anno che lo hanno portato numerose volte a mantenere la porta inviolata. Quest’anno ci si aspettava qualcosa di più che però non è arrivato, complice anche un sistema difensivo non più perfetto e impenetrabile. Nonostante possano essergli imputati alcuni evidenti errori su determinati episodi (su tutte il 1° gol di Zaza in Roma – Sassuolo 2-2, ma anche altre incertezze qua e là), il voto è comunque positivo e ampiamente sufficiente soprattutto grazie alle grandi parate e ai veri e propri miracoli con cui ha salvato la propria squadra in più di un’occasione (nel derby su Klose, a Palermo su Dybala).

Skorupski voto 6: All’inizio della stagione, anche viste le prestazioni non proprio esaltanti del collega De Sanctis, si pensava che il portierone polacco potesse ritagliarsi molto più spazio e invece cosi non è stato. Comunque è riuscito ad esordire in Champion’s contro il Manchester City e nella recente partita di Coppa Italia contro l’Empoli facendosi trovare sempre pronto.

DIFESA
Maicon voto 5: Per il laterale brasiliano alla seconda stagione in giallorosso vale un po’ lo stesso discorso fatto per De Sanctis: ci si aspettava molto di più. Complice anche un infortunio, Maicon non è stato all’altezza del rendimento mostrato lo scorso anno e la sua assenza in fase offensiva quanto in fase difensiva sulla fascia destra si è fatta sentire e come.

– Torosidis voto 6: l’altro terzino destro della Roma avrebbe dunque potuto approfittare della condizione non eccelsa di Maicon per imporsi sulla fascia di riferimento, invece più di un infortunio lo ha costretto a fermarsi parecchie volte ai box. Il greco ha collezionato 9 presenze e 1 gol in questa stagione e non ha potuto dimostrare quella continuità per essere promosso a titolare fisso pur facendosi sempre trovare pronto quando chiamato in causa.

– Manolas voto 7,5: Calciatore semplicemente perfetto, la Roma ha saputo rimpiazzare alla grande la partenza di Benatia con un centrale più giovane incassando anche un’elevata plusvalenza. Forte fisicamente, di testa, agile, molto veloce e carattere da vendere, sono queste le caratteristiche che rendono Manolas la sorpresa più gradita della difesa giallorossa. Il greco ha avuto un rendimento costante e sempre ampiamente positivo, attualmente è bloccato da un fastidio muscolare.

– Astori voto 6: Arrivato a sorpresa quando ormai sembrava essere un giocatore della Lazio, l’italiano ha giocato una buona prima parte di stagione dimostrando di saper essere risoluto e pragmatico, ma le sue ultime prestazioni hanno lasciato molto a desiderare (vedi Palermo – Roma dove ha regalato la palla dell’1-0) tanto che domenica verrà tenuto in panchina. Il voto positivo è frutto di un approccio quantomeno positivo alla dimensione della Roma, oggettivamente superiore a quella cagliaritana.

– Yanga Mbiwa voto 6,5: arrivato tra lo scetticismo generale di chi lo considerava un ripiego, il difensore francese si è invece saputo ritagliare uno spazio importante all’interno della difesa giallorossa grazie anche a prestazioni quasi sempre positive. Sicuramente non avrà i piedi più educati d’Italia ma qualche spazzata in difesa serve sempre.

Castan s.v: il centrale brasiliano è stato purtroppo bloccato da un problema congenito al cervello fortunatamente risolto. Le sue condizioni migliorano di giorno in giorno e a breve dovrebbe rientrare in gruppo, ma nessuno sa dire quando.

– Ashley Cole voto 4,5: la più grande delusione della rosa di Garcia è rappresentata fino ad ora dall’esperto terzino sinistro. Arrivato tra l’entusiasmo della piazza che pensava finalmente di aver trovato il degno erede di Candela, l’inglese ha invece deluso ogni aspettativa risultando la bruttissima copia del giocatore ammirato con la maglia del Chelsea in fase difensiva quanto in quella offensiva. Nonostante questo ha manifestato la voglia di rimanere in maglia giallorossa con la volontà di esprimersi al massimo.

– Holebas voto 7: arrivato all’ultimo giorno di mercato, un po’ come l’oggetto misterioso del mercato di Sabatini per 1 mln di euro, il greco si è invece dimostrato un giocatore affidabile e roccioso. Sia in campionato che in Champion’s League, Garcia non si è risparmiato nel suo utilizzo sulla fascia sinistra dove ha saputo rilevare molto bene il deludente Cole. Giocatore di quantità e qualità tanto in fase difensiva quanto in fase offensiva, si è saputo conquistare continuamente il posto da titolare. Memorabile il suo gol contro l’Inter nel 4-2 casalingo inflitto all’11 di Mancini.

CENTROCAMPO
De Rossi voto 6,5: se l’Italia ha ritrovato finalmente uno dei suoi centrocampisti più forti dopo stagioni con molti bassi e pochi alti, il merito è sicuramente di Rudi Garcia. Il tecnico francese ha saputo rivitalizzare il centrocampista giallorosso affidandogli un ruolo chiave nello spogliatoio quanto in campo. De Rossi si abbassa spesso in mezzo ai due centrali a protezione della difesa, ma non disdegna l’inserimento offensivo e la costruzione della manovra. Nonostante un leggero calo fisico la sua stagione risulta molto positiva.

– Florenzi voto 7: il tuttofare della Roma, si adatta a qualsiasi posizione, ruolo e modulo: per lui l’importante è giocare e correre. Sempre a disposizione del mister che lo ha schierato più volte fuori ruolo (da esterno d’attacco a terzino), Florenzi è sempre stato tra i più dinamici e presenti dell’intera rosa. Nonostante ogni tanto sfoderi colpi di classe dal cilindro, la continuità tecnica è ancora il suo punto debole. E’ comunque uno dei punti di riferimento della Roma e a 23 anni non è poco.

– Keita voto 6,5: l’esperto giocatore maliano è stato uno dei colpi a basso costo del mercato estivo e le sue prestazioni lo hanno ampiamente ripagato. Giocatore di peso sia tecnico che caratteriale, sa farsi rispettare e amministra perfettamente la fase di costruzione pur controllando anche quella difensiva. Nonostante l’età si mantiene ad alti livelli e si è perfettamente integrato nello spogliatoio romanista.

– Nainggolan voto 7,5: come Manolas, il belga è una vera e propria rivelazione. Tanta quantità che ,unita ad un’elevata qualità tecnica e ad un buon fiuto per il gol, lo rendono titolare inamovibile del fortissimo centrocampo giallorosso. Arrivato lo scorso anno proprio a gennaio, dovrebbe essere riscattato a breve per una cifra complessiva vicino ai 20 mln di euro. Cifra importante che però rispecchia l’altissimo valore del giocatore all’interno della rosa giallorossa.

– Pjanic voto 6,5: ormai è uno dei leader del centrocampo giallorosso, la sua qualità sopraffina lo rende uno dei centrocampisti più forti (e ricercati) d’Europa nonostante la giovane età. Giunto alla 3a stagione in giallorosso, il bosniaco ha sempre fornito prestazioni positive e convincenti se non fosse per l’ultimo periodo in cui è apparso più nervoso e appannato del solito.

– Strootman voto 6: il giudizio riguarda naturalmente solo la piccola porzione di stagione giocata dopo il grave infortunio dello scorso anno. L’olandese è anch’esso uno dei centrocampisti più promettenti dell’intero continente europeo e moltissime squadre farebbero carte false per averlo (Man. Utd di Van Gaal su tutti). Dopo il rientro traumatico contro il CSKA di Mosca in cui perse la palla del successivo pareggio russo all’ultimo minuto, Strootman sta ora piano piano tornando ai suoi livelli e accumula una dose sempre maggiore di fiducia che lo potrebbe rendere l’arma in più del centrocampo giallorosso nella seconda parte di stagione.

ATTACCO

– Totti voto 7,5: per quello che ancora dimostra alla veneranda età di 38 anni in Italia e in Europa meriterebbe il voto che porta sulla maglia: 10. Purtroppo bisogna essere realistici e allora premiamo il Capitano con un voto comunque alto frutto di una condizione atletica sempre ottimale e una classe indiscutibile sempre più al servizio dei compagni. Nonostante l’età rimane comunque l’arma in più dell’attacco giallorosso, quello che può inventare giocate vincenti (per sè o per altri) da un momento all’altro.

– Iturbe voto 5: se Cole risulta essere una delusione di mercato, Iturbe non è da meno. Le attenuanti sono sicuramente molte, ad esempio l’età, il cambiamento di piazza ecc, ma il prezzo elevato pagato per l’esterno (intorno ai 23 milioni) per ora appare assolutamente fuori luogo. E dire che era anche partito bene con un gol all’esordio in Champion’s League dopo 5 minuti, gol del momentaneo vantaggio in casa della Juventus agli inizi di ottobre, poi l’infortunio e il nulla, o quasi. Le prestazioni hanno sicuramente risentito della condizione atletica non ottimale, ma ultimamente il paraguaiano sembra aver ritrovato una certa brillantezza fisica. Dopo il gol all’Empoli di martedi scorso, tutto l’ambiente giallorosso spera di scoprire finalmente chi è il vero Iturbe.

– Gervinho voto 6,5: l’ivoriano sicuramente non ha la costanza dimostrata un anno fa, ma è ancora il giocatore offensivo su cui la Roma fa più affidamento per segnare. Esplosivo, veloce, capace di saltare chiunque nell’uno contro uno, Gervinho è titolare inamovibile e con un po’ più di freddezza sottoporta rasenterebbe la perfezione.

– Ljajic voto 6,5: il serbo sembra essere finalmente maturato, gioca più tranquillo, inventa e dribbla. Se lo scorso anno partecipava alla manovra con troppa sufficienza, quest’anno è più presente e freddo in zona gol con 6 gol all’attivo. Garcia e la società puntano molto su di lui e può ancora crescere.

– Destro voto 6: nonostante le critiche ricevute, l’attaccante italiano ha comunque una media gol pazzesca con quasi una rete a partita. Gli si rimprovera troppa sufficienza, poca verve e scarsa partecipazione alla manovra e forse è vero almeno in parte, a sua discolpa c’è da dire che Garcia lo utilizza col contagocce. Sabatini ha fatto sapere che non partirà e che la società crede ancora nel forte investimento fatto su di lui, l’Italia si augura che possa affermarsi sempre di più.

Mister Garcia voto 6,5: innegabilmente il francese ha sbagliato qualche dichiarazione e ha fatto qualche uscita infelice, sicuramente la Roma non è la squadra tonica e brillante dello scorso anno, ma è allo stesso modo innegabile che la Roma è fino ad ora l’unica vera altra pretendente per lo scudetto insieme alla Juventus. Lo scontro diretto a Garcia e squadra ancora brucia, ma nonostante questo sono 5 i punti che dividono le due squadre, punti che, con l’altro scontro diretto da giocare, non sono tantissimi. La bravura dell’allenatore sarà quella di saper dosare al meglio le energie della rosa non sottovalutando nemmeno l’impegno europeo della Roma in piena corsa per l’Europa League.