Nella notte dei rimpianti la Lazio annichilisce l’Inter. All’Olimpico è 2-0

L’Inter deve rimandare l’appuntamento con l’accesso diretto all’Europa League. I nerazzurri escono malamente sconfitti dall’Olimpico di Roma al termine di un match che ha visto la Lazio dominare per lunghi tratti. Una prestazione quella dei biancocelesti che, classifica alla mano, non fa che alimentare i rimpianti per i troppi punti persi per strada e per un cambio in panchina arrivato in maniera forse troppo tardiva.

Primo tempo – Poche sorprese alla lettura delle formazioni. Mancini sceglie Brozovic e Perisic con Jovetic per supportare Icardi confermando per il resto il consueto 4-2-3-1. Inzaghi recupera Biglia, in dubbio fino a poche ore dall’inizio del match, e schiera Lulic a centrocampo con Basta e Konko come esterni bassi. La prima potenziale occasione è di marca bianconceleste con Klose bravo a rubare palla ad un impacciato Medel ed involarsi verso Handanovic. Il tedesco una volta al limite dell’area di rigore prova a servire Lulic sulla sinistra. Il bosniaco però arriva sul pallone contrastato da D’Ambrosio. Nulla di fatto. Quattro più tardi i biancocelesti non perdonano. Imbucata centrale ancora di Klose che nello stretto triangola con Lulic. Il tocco di ritorno del numero 19 mette il centravanti a tu per tu con Handanovic. Le finte di corpo del tedesco mettono a sedere il portiere nerazzurro. Il successivo colpo sotto porta la Lazio in vantaggio. L’Inter non sembra in grado di reagire ed è la squadra di Inzaghi a fare la partita. Al 17′ è Candreva a spedire a lato su un cross di Basta che arriva al termine di una bella azione tutta di prima che strappa comunque applausi al poco pubblico presente all’Olimpico. L’Inter capisce che per blindare il quarto posto deve fare decisamente qualcosa di più. I nerazzurri così provano a portare un po’ di pressione ai biancocelesti ed al 27′ sfiorano il pari. Discesa dalla destra di Icardi che serve centralmente per Kondogbia. Il francese con un colpo sotto mette Jovetic davanti Marchetti ma l’estremo difensore biancoceleste è bravo a respingere di piede. Sul capovolgimento di fronte è però ancora la Lazio a sfiorare il gol con una conclusione dai trenta metri di Candreva che costringe Handanovic alla deviazione in angolo. Non finisce qui perché poco più tardi un Keita fino a quel momento abbastanza spento trova lo spunto cogliendo in velocità D’Ambrosio e trovando un diagonale velenoso che impegna Handanovic. La qualità delle occasioni non è forse la stessa di Genova con la Samp ma il copione sembra molto simile con una sola squadra in campo, la Lazio, che macina gioco e crea occasioni che renderebbero legittimo il raddoppio dei biancocelesti. Raddoppio che in effetti arriverebbe anche al 37′ quando Candreva insacca su un cross basso di Lulic da sinistra. Ma il bosniaco è in fuorigioco e Banti giustamente annulla. L’Inter sembra spettatore passivo delle folate laziali. Jovetic prova a svariare lungo tutta la trequarti ma il montenegrino, malamente assistito da Brozovic e Perisic, è facilmente controllato dalla retroguardia biancoceleste mentre Kondogbia non riesce a prevalere su un Onazi questa sera più del solito in versione mastino. L’ex Monaco però ha un sussulto sul finire di frazione quando uni scambio nello stretto con Brozovic lo mette in condizione di battere a rete seppure da posizione leggermente defilata. Marchetti è attento ed il primo tempo si chiude con la Lazio meritatamente in vantaggio.

Secondo tempo – La ripresa si apre con trama simile a quella della prima frazione di gioco. E’ la Lazio a fare la partita con un Lulic particolarmente in palla che ispira gli affondi laziali affidati in particolare ad un Keita che sembra più nel vivo del gioco rispetto al primo tempo. Al 52′ proprio l’ex canterano del Barça si lancia in un duello in velocità con D’Ambrosio che si chiude con uno spalla a spalla in area sul quale il terzino nerazzurro ha la meglio. L’episodio sembra finito lì ed invece Banti decide di ergersi a protagonista del match ammonendo per una presunta simulazione il furetto biancoceleste. La cosa manda su tutte le furie Inzaghi che ha qualcosa da ridire all’arbitro che per tutta risposta lo allontana dal campo. Le parole di Mancini negli spogliatoi non sembrano aver recato particolare giovamento all’Inter che sembra lontana dal trovare il bandolo della matassa. Il tecnico allora prova a ridisegnare i suoi richiamando Medel in panchina per Biabiany e portando Brozovic sulla mediana per un modulo che da 4-2-3-1 si trasforma in un 4-3-3 d’assalto. Il nuovo assetto tattico non sembra portare particolare giovamento alla manovra dei nerazzurri che rimane comunque  compassata e confusionaria. Ma il ritmo è sicuramente diverso e la Lazio tira un po’ il fiato ed arretra leggermente il baricentro. Qualche potenziale pericolo l’Inter quindi lo crea prima con una giocata di Jovetic che trova pronto Marchetti e poi con un diagonale velenoso di Perisc che si spegne però a lato. La prima vera occasione della ripresa per la squadra di Mancini arriva al 25′ quando su un calcio d’angolo Icardi trova la spizzata di testa sul primo palo che Jovetic per una mera questione di centimetri non riesce a deviare in rete sul lato opposto. La Lazio sembra alle corde e dalla panchina biancoceleste richiamano il sempre formidabile Klose per spedire in campo Mauri per dar manforte al centrocampo e puntare sulla velocità di Keita in fase di ripartenza. Mancini risponde con Eder per Jovetic. Il pressing dell’Inter è prepotente ed i nerazzurri si rendono pericolosi in almeno altre due occasioni con Perisic che prima spedisce a lato un diagonale dalla sinistra e poi impegna Marchetti da calcio di punizione. Quando mancano 12’ alla fine del match Mancini decide di giocarsi il tutto per tutto. Fuori Nagatomo, dentro Palacio. Ma è la Lazio ad avere un sussulto con una giocata di Candreva che libera Mauri al tiro. Il centrocampista brianzolo però spedisce abbondantemente a lato. L’occasione restituisce vigore alla Lazio che all’83’ su un pallone strappato da Biglia a Kondogbia lancia Keita in area di rigore. L’esterno viene steso da Murillo. Seconda ammonizione per il difensore, Inter in dieci e rigore per la Lazio che questa volta Candreva non sbaglia tirando un bolide sotto la traversa. E’ il gol che chiude definitivamente i giochi alimentando i rimpianti della Lazio e complicando i piani dell’Inter che dovrà sudarsi fino alla fine l’accesso diretto all’Europa League.