Matthijs De Ligt il Golden Boy

Matthijs De Ligt è uno di quei calciatori destinati ad una carriera brillante. Alla soglia dei 20 anni la giovane promessa dell’Ajax ha già attirato su di se le mire dei top club europei, Barcellona e Juventus su tutti. Quasi scontato per un ragazzo che dal 21 settembre 2016, giorno dell’esordio ufficiale con la maglia dei lancieri, non ha mai finito di stupire ed accumulare record su record.

Qualche dato utile ad inquadrare meglio il ragazzo. Alla prima tra i grandi, un match di Coppa d’Olanda contro il Willem II chiusosi 5-0 per l’Ajax, De Ligt esordisce siglando il gol del momentaneo 2-0. Il 24 maggio 2017 disputa la finale di Europa League contro il Manchester United (2-0 per i Red Devils) diventando così, con i suoi 17 anni e 285 giorni, il giocatore più giovane a disputare una finale europea. Nel frattempo, a marzo di quello stesso anno, Danny Blind lo convoca in Nazionale per la sfida valida per le qualificazioni a Russia 2018 contro la Bulgaria. Complici le assenze in contemporanea di Vlaar, De Vrij, Bruma e Van Dijk, Matthijs De Ligt viene spedito in campo dal primo minuto. Un esordio non proprio fortunato a dire la verità; il 2-0 dei Bulgari matura proprio in virtù di suoi due errori ed a conti fatti costerà la panchina a Blind. Resta il fatto che quel giorno De Ligt a 17 anni, 7 mesi e 10 giorni diventa il secondo calciatore più giovane ad aver mai vestito la maglia degli Orange (il primato spetta a Mauk Weber in campo nel 1931 a 17 anni, 3 mesi e 19 giorni). L’11 marzo 2018, poco più che maggiorenne, indossa per la prima volta la fascia da capitano dell’Ajax al posto di Joel Veltman nel 4-1 rifilato all’Heerenveen mettendo per altro a segno il gol che apre le danze. Oggi, infine, l’investitura ufficiale di Ronald Koeman che intervistato da Radio Catalunya non ha esitato ad affermare che secondo lui Matthijs De Ligt nel giro di un paio di anni diventerà il difensore più forte del mondo:


E’ capitano dell’Ajax ed è un prodotto del suo vivaio: questo è come dire che viene dalla scuola del Barcellona in quanto significa che ha tantissima qualità tecnica e tattica. Sarà il miglior difensore al mondo nel giro di due anni

Ronald koeman

Matthijs De Ligt nelle sue 104 partite da professionista tra club e Nazionale (dove è passato direttamente dall’Under 19 a quella maggiore) ha messo in mostra caratteristiche veramente interessanti. Le sue qualità principali sono il senso dell’anticipo, un grande stacco di testa (colpo non banale nonostante il suo metro e 89 centimetri di altezza) ed una buona visione di gioco facilitata dalla sua abilità nel saper trattare la sfera con entrambi i piedi. Uno alla Bonucci per intenderci. Se non fosse che sulla velocità ci sarebbe molto da lavorare. In un calcio come quello moderno dove i piedi contano ma i ritmi sono forsennati, una certa lentezza nei movimenti, specie in Serie A, potrebbe costare cara. Ma il ragazzo è ancora giovane e sicuramente si farà. Da qui a dire che diventerà il difensore più forte del mondo in un paio di anni però forse ce ne vuole. Anche se c’è un dato che forse deve far riflettere.

Nella storia del calcio olandese sono cinque i difensori consegnati alla storia: Ronald Koeman, Frank de Boer, Ruud Krol, Jaap Stam e Denny Blind. Di questi solo Stam e Blind sono arrivati ad Amsterdam dopo aver iniziato la carriera altrove. Gli altri sono tutti doni del prestigiosissimo vivaio dei lancieri e Ruud Krol un posto tra i difensori più forti della storia se l’è meritato sul campo. E se avesse ragione Koeman?