Super Mario: la “top five” delle peggiori “balotellate” della storia

Il match di Sabato scorso tra Lorient e Nizza ha sollevato per la prima volta in stagione una ridda di polemiche attorno alla figura di Super Mario Balotelli reo di aver lasciato i suoi in 10 per buona mezzora rimediando uno sciocco rosso per proteste con l’arbitro. Episodio per altro al culmine di una partita giocata con atteggiamento decisamente indolente. Il processo mediatico non ha tardato a partire. Il giovane attaccante di origine ghanese sembrava aver finalmente trovato in Francia la giusta dimensione per mettere la testa a posto e dare nuovo slancio ad una carriera troppe volte costellata e rallentata da gesti inconsulti. Poi purtroppo sabato ecco quella che è solo l’ultima di un’infinita serie di Balotellate. Per avere la misura di quante sciocchezze possa aver commesso Mario Balotelli nella sua carriera è sufficiente ricordare che il termine è ormai recepito anche dal Vocabolario Treccani che definisce balotellata: “Gesto, comportamento, trovata, tipici del calciatore Mario Balotelli“. Questa settimana, prendendo spunto dall’accaduto di sabato scorso, abbiamo deciso di divertirci un po’ provando a ripercorrere le cinque peggiori bravate della carriera di Mario Balotelli.

Partiamo dalla quinta posizione e voliamo a Manchester dove Mario Balotelli ha decisamente passato i momenti peggiori in fatto di situazioni scomode. Il 3 Gennaio 2013 in particolare, durante un innocente allenamento, Super Mario scalda gli animi entrando duro su Sinclair. Mancini, all’epoca allenatore dei Citizens, cerca subito di placare il diverbio nato intimando all’attaccante di porgere le sue scuse al compagno. Il numero 45 però rifiuta in malo modo la richiesta del Mancio. Ne nasce un acceso confronto che sfocia in un accenno di rissa. Il City, dopo l’accaduto, si schiera immediatamente contro il giovane talento azzurro mettondolo sul mercato.

Per la quarta posizione di questa particolare classifica delle 5 peggiori Balotellate della storia facciamo un passo indietro sulla linea del tempo e torniamo al 2010. Balotelli, all’epoca giocatore dell’Inter ma già nel mirino di alcuni tifosi, dichiara pubblicamente il suo amore per la sponda rossonera di Milano finendo davanti le telecamere di “Striscia la notizia”. Il noto giornalista Valerio Staffelli rintraccia infatti Super Mario in un bar di Milano con l’intenzione di “omaggiare” la punta con il “Tapiro d’oro” e con una maglia rossonera. L’attaccante, davanti alle telecamere, si mostra subito disponibile e sorridente con l’inviato di Canale 5, rifiutandosi però di indossare la maglia milanista per rispetto dell’Inter. Ma l’errore è dietro l’angolo. Al termine dell’intervista infatti, fuori onda le telecamere riprendono Balotelli con la casacca marcata rossonera. Un gesto sicuramente dettato dal cuore ma che, ancora una volta, svela il profilo non sempre professionale del giovane talento.

Da Milano ci spostiamo nuovamente a Manchester per salire finalmente sul podio. Sul gradino più basso troviamo un gesto completamente insensato che apre la “top three” delle peggiori Balotellate. È il 27 Marzo 2011 e Super Mario, annoiato in un momento di pausa, si trova al primo piano del centro di allenamento di Carrington e ha la brillante idea di cominciare a lanciare freccette contro i ragazzi delle giovanili, impegnati in quel momento in allenamento. Durissimo in questo caso l’attacco dell’Inghilterra verso di lui, primo fra tutti il tecnico del Tottenham Harry RadKnapp che definisce Mario “sempre triste” descrivendo il suo comportamento come “spaventoso”.

Sei mesi dopo il lancio delle freccette di Carrington arriva una nuova balotellata che qui piazziamo in seconda posizione. Siamo sempre in Inghilterra, 21 Ottobre 2011. A due giorni dal Derby di Manchester nella residenza Balotelli a Mottram St. Andrews, dopo una delle solite feste che tengono svegli i vicini, è proprio il calciatore italiano a richiedere l’intervento urgente dei vigili del fuoco per spegnere un incendio divampato a partire dalla stanza da bagno. La causa? Un fuoco d’artificio esploso all’interno dell’abitazione che ha fatto incendiare gli asciugamani. Inutile stare qui a raccontare le polemiche che fecero seguito all’episodio. Per fortuna di Super Mario il 23 ottobre arriva la doppietta all’Old Trafford per uno storico 1-6 del City in casa dei Red Devils. I due gol e la maglietta “Why Always me?” fanno quasi passare in secondo piano l’ennesima balotellata.

Ed eccoci finalmente sul gradino più alto della classifica delle 5 peggiori balotellate della storia. Per la posizione da medaglia d’oro siamo sicuri che i tifosi interisti non avranno certo nulla a che ridire. E’ il 20 Aprile 2010. A San Siro è notte di Champions ma la festa per la vittoria per 3-1 ai danni del Barcellona nella semifinale di andata della competizione è rovinata dall’ennesima scenata di Super Mario. Il numero 45 nerazzurro viene infatti stuzzicato dai tifosi nerazzurri, infastiditi dall’episodio della maglia milanista sopra citato. I fragili nervi dell’attaccante saltano e Balotelli, infuriato, si toglie la maglia e la lancia a terra. Un bruttissimo gesto ripreso per giorni e giorni dalla stampa, oltre che motivo di scherno da parte dei tifosi milanisti verso i cugini nerazzurri.

C’è poco da fare, Mario Balotelli incarna senza ombra di dubbio l’ideale del talento tutto genio e sregolatezza. Super Mario è un giocatore capace di tirare fuori dal cilindro capolavori incredibili che solo chi è dotato di una classe cristallina è in grado di dipingere e di rovinare tutto un secondo dopo con una delle sue balotellate. Speriamo che prima o poi la follia lasci definitivamente il passo alla genialità. Sarebbe un peccato se un talento del genere decidesse una volta per tutte di gettarsi via. Sarebbe un peccato per Balotelli. E per tutto il calcio in generale.