I migliori “Classe 1999” secondo The Guardian (I parte)

Il The Guardian, storico tabloid di Manchester, ha recentemente stilato una lista di talenti del futuro classe 1999. Scopriamo insieme, in quattro articoli, i 60 campioni del futuro!

ARGENTINA 

Ezequiel Branco – Agilità e dribbling, abbinati ad un’ottima media gol. Dall’Indiependiente di Avellaneda, sotto la guida di Gabi Milito, potrebbe sbocciare il futuro bomber dell’albiceleste, seguendo le orme di un certo Sergio Aguero, ultimo grande attaccante lanciano dalle giovanili de “Los Diablos Rojos”.

Maximiliano Moreno – Grande sacrificio al servizio della squadra. Nasce prima punta, ma al Velez l’allenatore Christian Bassedas decide di piazzarlo più largo, con Mariano Pavone centravanti, facendogli disputare già una decina di partite in prima squadra.

ARMENIA

Vahan Bichakhchyan – Esordio a 16 anni nello Shirak di Gyumri, vanta anche due presenze europee nel primo turno di Europa League (sfida contro i georgiani del Dila Gori). Gioca ala destra ed è geniale sia nell’uno contro uno che sottorete. Ricorda De Bruyne, ma i paragoni col connazionale Mkhitaryan si sprecano.

AUSTRALIA

Sebastian Pasquali – Qualche Juventino se lo ricorderà per il suo gol siglato nella sfida fra i bianconeri e il Melbourne Victory in ICC. Centrocampista dall’ottimo temperamento e dalla discreta tecnica, viene dal centro di formazione della federazione Australiana diretto dall’olandese Peter de Roo.

AUSTRIA

Valentino Muller – Dopo Baumartlinger, Alaba e Dragovic, il calcio austriaco continua a lanciare elementi per il pacchetto arretrato. Senso della posizione, interdizione e anche un discreto piede che lo porta a giocare anche sulla mediana, ha già rifiutato offerte di Inter e Bayern Monaco per continuare a maturare nell’Altach, quasi al confine con la Svizzera.

BELGIO

Milen Svilar – Figlio d’arte (Papà Ratko fu portiere dell’Anversa), ha deciso di restare all’Anderlecht rifiutando prestigiose offerte da Chelsea, Manchester United e Arsenal. Ottimo riflessi, ma è ancora considerato il terzo portiere sia nel club (si allena comunque con la prima squadra) che in under 21, dove è chiuso da Davy Roef e Frank Boeckx.

Thibaud Verlinden – Anch’egli figlio d’arte (papà Dany fu lo storico portiere del Club Brugge per tutti gli anni novanta), ha iniziato nelle giovanili dello Standard Liegi prima di finire nel mirino di diversi club inglesi. Nonostante la scaltrezza del Liverpool, che si era mosso molti mesi prima, ha scelto lo Stoke City, con cui ha già debuttato in prima squadra durante la sfida contro l’Hull City di League Cup. Esterno d’attacco molto agile, il paragone con Hazard può starci.

Indy Boonen – Prodotto del Genk, è al Manchester United da un anno è mezzo dopo un inizio un po’ in salita, dovuto all’ambientamento. Classico trequartista, si fa notare per dribbling, tecnica e una certa intelligenza calcistica che gli permette di servire al meglio i compagni. Ad Old Trafford sognano un Rashford bis.

BOSNIA ERZEGOVINA

Nedim Hadzic – Gli investimenti Vincent Tan nel Sarajevo hanno portato numerosi talenti nelle giovanili dell’FK Sarajevo. Su tutti, l’acquisizione di Hadzic, già soprannominato il “Messi Bosniaco”. Deve ancora debuttare in prima squadra, ma fanno parlare i suoi 57 gol fra giovani del Sarajevo e nazionale under 17.

BRASILE

Luiz Fernando – Come tanti altri fenomeni della storia del calcio Verdeoro (Ronaldinho, Ronaldo, Neymar), ha iniziato giocando a futsal per 5 anni prima di passare al calcio, sviluppando una certa velocità di pensiero e di piedi che gli consente di giocare al meglio sia come prima punta che come esterno sinistro. Tesserato dalla Figuirense ma cercato di diversi club, potrebbe finire molto presto in Europa.

Fabricio Oya – Forse uno dei talenti più completi, gioca a centrocampo e ha un’incredibile abilità nel tiro e nei calci piazzati (piede velenosissimo che gli permette di calciarle a “Foglia morta”). Nonostante la corte di club europei, potrebbe rimanere al Corinthians ancora per un po’, cercando di stabilirsi in prima squadra il prima possibile.

Nicolas Reis Bernardo – Ennesimo prodotto dell’Accademia del Santos, dopo i vari Pelè, Robinho, Neymar e Gabigol. Piccolo fisicamente ma già molto promettentissimo, che agli addetti ai lavori ricorda molto il primo Robinho (sperando che abbia più fortuna sottoporta).

BULGARIA

Vladislav Zhikov – Arrivato in Italia a 4 anni, quando i genitori si trasferirono a Napoli, ha scalato rapidamente le gerarchie nelle giovanili del Milan, dove Montella lo ha visionato e ha deciso di farlo allenare più volte con la prima squadra, portandoselo anche in amichevole. Classico interditore, può giocare anche come centrale di difesa grazie al suo fisico e alla sua altezza.

CILE

David Salazar – Per molti versi ricorda Alexis Sanchez. Centrocampista offensivo, può destreggiarsi al meglio anche sulle corsie esterne o come punta centrale. MIlitante nell’O’Higgins, ha già debuttato in prima squadra ma preferiscono ancora tenerlo in panchina. A 15 anni è stato convocato dal Cile under 17 per la Copa America di categoria.

CINA

Shan Huanhuan – E’ il primo nato nel 1999 ad esordire nel massimo campionato cinese, grazie ad un certo Alberto Zaccheroni che lo lancia col Beijin Guo’an. Classico attaccante forte fisicamente, bravo nel gioco aereo e con un certo piede niente male. Non ha moltissimo spazio visti i numerosi attaccanti acquistati dalla squadra della capitale, ma ha già debuttato nella nazionale under 19.

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