10 sviste arbitrali (più una) evitabili con il VAR

Il campionato di Serie A 2017-2018 è senza ombra di dubbio destinato a passare alla storia tra le altre cose per l’introduzione del VAR-Video Assistant Referee. L’approdo della tecnologia dovrebbe consentire di ridurre al minimo gli errori arbitrali spegnendo o quanto meno attenuando la ridda di polemiche che generalmente accompagna ogni domenica pallonara. Un’innovazione che, fosse stato possibile introdurre prima, avrebbe probabilmente potuto evitare alcuni eclatanti errori di giudizio che hanno fatto la storia del gioco del calcio. Quali? Abbiamo selezionato per voi le 10 sviste arbitrali (più una) evitabili con il VAR.

Il primo errore che si sarebbe evitato è probabilmente quello che ad oggi è ancora il più eclatante della storia del calcio. Parliamo della Mano de Dios con cui Diego Armando Maradona siglò l’1-0 nel match tra Argentina ed Inghilterra del Mondiale 1986 beffando su un pallone alto, nonostante i 20 cm di differenza, il portiere dei Tre Leoni Shilton e con lui una nazione intera. La leggenda narra che El pibe de oro dovette convincere i suoi compagni, in un primo momento rimasti fermi, a festeggiare con lui spiegando che altrimenti l’arbitro si sarebbe insospettito e non avrebbe convalidato la rete. Con il VAR, probabilmente, la rete non sarebbe stata assegnata nonostante la festa (ritardata) dei giocatori argentini.

Così com e il VAR avrebbe fatto comodo al Chelsea nella sfida di Champions League del 2009 al Camp Nou di Barcellona. Certo, c’è sempre però da considerare l’errore umano. E chissà cosa avrebbe potuto combinare il disastroso arbitro Ovrebo nonostante il supporto della tecnologia dopo aver sbagliato valutazione in quasi tutti gli episodi a favore dei blaugrana. Il Barça alla fine riuscirà a pareggiare il match, superare il turno e poi andare a vincere la Champions. Quella notte è però passata alla storia soprattutto per un furente Didier Drogba che esce dal campo urlando vergogna al direttore di gara.

Tra le 10 sviste arbitrali (più una) evitabili con il VAR andrebbero poi annoverati gli abbagli di Byron Moreno in Italia-Corea del sud del Mondiale 2002. È evidente, e non solo col senno di poi, che in quell’occasione ci fosse un progetto più grande e che quel match non fosse esclusivamente condizionato della semplice incompetenza dell’arbitro ecuadoriano. Fatto sta che si assistette ad un vero scempio. A partire dal rigore fischiato alla Nazionale di casa e poi neutralizzato da Gigi Buffon, passando per il goal regolare annullato a Tommasi e concludendo con l’espulsione assolutamente insensata ai danni di Francesco Totti, colpevole, a parere del direttore di gara, di aver simulato in occasione di un fallo da rigore. Ancora non si sa cosa realmente sia successo dietro le quinte di quella competizione. Ma il VAR avrebbe senza dubbio impedito o quanto meno reso più difficoltose certe macchinazioni.

Sempre rimanendo in tema di campionati mondiali un’altra delle 10 sviste arbitrali (più una) evitabili con il VAR è rintracciabile nella finalissima di Italia 1990. All’Olimpico di Roma furono i tedeschi di Franz Beckenbauer ad aggiudicarsi la finale con l’Argentina grazie ad un discusso calcio di rigore. Penalty prima negato dall’arbitro e poi concesso e siglato da Andreas Brehme, il primo che, tra l’altro, dopo il match, ammise l’inesistenza del tiro dagli undici metri.

Poiché ci piace scovare chicche, continuiamo questa carrellata delle 10 sviste arbitrali (più una) evitabili con il VAR spostandoci in Brasile. Nel match tra Santacruzense e Atletico Sorocaba succede qualcosa che ha dell’incredibile. I padroni di casa, con la gara agli sgoccioli, provano a pareggiare con un tiro che tuttavia finisce fuori. E fin qui nulla di strano; se non fosse che il raccattapalle, recuperato il pallone, lo accompagna in rete con il direttore di gara che convalida la rete. Un episodio che riporta alla mente l’episodio che vide protagonista Beppe Savoldi in un Ascoli-Bologna di tanti anni fa. Con il VAR certe cose non sarebbero mai potuta accadere.

Dal Brasile torniamo nel Vecchio continente e ci spostiamo a Firenze dove nel 2010, nel match di Champions League tra Fiorentina e Bayern Monaco, troviamo nuovamente protagonista il buon Tom Henning Ovrebo già citato in precedenza. In questa sfida i viola vengono decisamente svantaggiati da una direzione gara che nel belpaese farà discutere a lungo. Si può partire dall’espulsione di Gobbi o dalla mancata espulsione di Klose ma il risultato non cambia. E se questo non bastasse ci aggiungiamo una rete irregolare convalidata sempre al bomber tedesco. Un mix di errori che a conti fatti scaraventa fuori dall’Europa i viola. Ah se ci fosse stato il VAR.

In questa carrellata delle 10 sviste arbitrali (più una) evitabili con il VAR abbiamo deciso di inserire anche un altro celebre tocco di mano che ha a che fare con i Mondiali. Protagonista del gesto è Thierry Henry, campione universalmente apprezzato tranne che in Irlanda. In occasione infatti dello spareggio che decide chi parteciperà al Mondiale 2010 tra i transalpini e l’Irlanda il fuoriclasse segna il gol decisivo dopo aver palesemente controllato la sfera con un tocco di mano. Non pago di averla fatta franca, a fine partita Henry andrà a confortare i giocatori avversari “quando li aveva appena fregati” , come commenterà ironicamente Eric Cantona. Errore facilmente visibile con la tecnologia attuale.

Il VAR avrebbe poi sicuramente aiutato a fare chiarezza su quel contatto tra Iuliano e Ronaldo in Juventus-Inter del 1998. L’arbitro di quel match, il singor Ceccarini, probabilmente non si è mai veramente ripreso da quel giorno. Così come Gigi Simoni di cui ricordiamo ancora il grido “Vergogna!” ripetuto all’infinito mentre abbandonava la panchina dopo essere stato espulso per le veementi proteste. Parliamo di un episodio, che visto alla tv onestamente appare poco dubbio, che ancora oggi, a 19 anni di distanza, continua a far discutere ed anche animatamente le due tifoserie.

Tra le 10 sviste arbitrali (più una) evitabili con il VAR ce n’è però almeno una che riguarda anche la Juventus. La squadra, all’epoca guidata da Marcello Lippi, per una svista arbitrale ci rimise infatti una Champions League. Nella finale di Amsterdam contro il Real Madrid infatti i bianconeri uscirono sconfitti di misura in virtù di una rete di Predrag Mijatovic partito nell’occasione in evidente posizione di fuorigioco.

Concludiamo questa carrellata delle 10 sviste arbitrali (più una) evitabili con il VAR con Olympique Marsiglia-Dinamo Bucarest di Coppa Uefa 2005/2006 match nel quale i rumeni possono recriminare per una rete annullata in un modo assurdo. Alla Dinamo bastava un goal per eliminare i francesi dalla competizione. Rete che arrivò al novantaquattresimo. Ma che non venne convalidata per un soffio. Anzi, per un fischio. Quello dell’arbitro Rodriguez Santiago, che pose fine alle ostilità sul 2-1 per i transalpini pochi istanti prima che il pallone, indirizzato verso la rete, superasse la linea di porta. In questo caso però il VAR, da regolamento, non si sarebbe comunque potuto utilizzare.