Fiorentina, il Pagellone del girone di andata

La Fiorentina occupa la sesta posizione in classifica, ma è a soli 3 punti dalla zona Champions. Ecco le pagelle dei singoli giocatori.

Neto 6: Prestazioni non sempre impeccabili ma il grado di affidabilità è in progressivo crescendo. Peccato per il comportamento poco professionale tenuto sul finire del 2014.

Alonso 5,5: Sempre presente in copertura, anonimo e discontinuo in fase di accompagnamento della manovra offensiva. Un po’ in ombra rispetto all’anno scorso.

Savic 6: Alterna alti e bassi, si impone in mezzo all’area grazie al fisico imponente e al tempismo negli stacchi di testa. Troppe distrazioni hanno causato gol ed espulsioni evitabili.

Gonazlo Rodriguez 6: Sempre prezioso sui calci piazzati, sia a protezione della porta che in fase realizzativa, fa valere la propria esperienza ed è la colonna portante della difesa. Negli ultimi mesi fatica qualche scivolone di troppo.

Pasqual 5,5: Per la sua squadra si impegna sempre al massimo, macina chilometri sulla fascia sinistra. Purtroppo l’età si fa sentire, dai suoi piedi partono sempre meno cross.

Borja Valero 6,5: E’ il cervello della squadra, imposta e si carica la squadra sulle spalle nei momenti difficili. Non sta ripetendo le brillanti prestazioni dello scorso campionato, ma senza di lui la manovra offensiva della Fiorentina diventa subito macchinosa.

Cuadrado 6,5: Svegliarsi top player all’improvviso non è facile. I limiti caratteriali e lo scarso senso tattico limitano le potenzialità del talento e della tecnica: non incide quanto potrebbe.

Pizzarro 6,5: Motorino inesauribile, dà il suo contributo sia in fase di non possesso che di impostazione. E’ in grado di mantenere le redini del centrocampo quando gli viene richiesto.

Mati Fernandez 7: Gli viene concesso poco spazio in avvio di campionato, ma riesce a conquistarsi la fiducia di Montella risultando sempre decisivo. Brillante e imprevedibile, il suo tiro dalla distanza è temutissimo dalle difese avversarie.

Babacar 7: Non è un grande attaccante, ma è capace di infilare la zampata al momento giusto e non si tira mai indietro quando c’è da sporcarsi le mani. Ha fatto il possibile per sopperire all’assenza di Rossi e Gomez.

Gomez 4: Ha sempre puntato tutto sul fisico e ora che fatica a trovare la condizione le lacune tecniche emergono in tutta la loro enormità. Gli infortuni non possono giustificare le ripetute prestazioni orribili, nelle quali ha fallito occasioni colossali.