Coppa Italia, la Lazio ai quarti: 2-1 all’Udinese

Almeno per una sera la Lazio tira un bel calcio alla crisi. I biancocelesti superano in rimonta l’Udinese nel match valido per gli ottavi di Coppa Italia giocato questo pomeriggio all’Olimpico e si regalano i quarti con la Juventus ed una bella boccata di ossigeno. Pioli conscio dell’importanza del match per la squadra e per il suo futuro in panchina decide di affrontare l’incontro con la formazione migliore ma al 6′ è l’Udinese, in formazione invece rimaneggiata, a sfiorare il vantaggio. Mauricio sbaglia il retropassaggio e Berisha è costretto ad uscire per anticipare Perica. Quattro minuti più tardi si fa vedere la Lazio con una conclusione di Candreva deviata in angolo da Muret. Colantuono perde Domini e lo sostituisce con Felipe. La Lazio cerca, seppur a fatica, di alzare il ritmo ma non riesce a concretizzare la gran mole di gioco prodotta nella prima frazione. La ripresa sembra aprirsi con ben altro piglio per i biancocelesti che sfiorano il vantaggio in almeno tre occasioni. Prima è Cataldi a concludere debolmente da ottima posizione. Poi è Candreva a tentare la gran giocata che solo di poco non trova la via del gol. Infine è il turno di Milinkovic-Savic che di testa trova pronto Muret. La Lazio continua il suo forcing e al 13′ si rende ancora pericolosa con Candreva e Matri che non riesce ad arrivare sulla ribattuta. Al 22′ però è l’Udinese a trovare il vantaggio. Il marcatore è Kone che sul traversone di Pasquale stoppa e si produce in una gran girata al volo che finisce dritta sotto al sette. La Lazio non si fa però prendere dallo sconforto e tre minuti più tardi pareggia con Matri innescato nell’occasione da Cataldi. I biancocelesti continuano nella loro pressione e complice l’uscita dal campo di Aguirre, infortunatosi e non sostituibile perché Colantuono ha finito i cambi, sfruttano la superiorità numerica con Cataldi che insacca di testa su una ribattuta di Meret su tiro di Konko. I friulani non reagiscono ed è anzi la Lazio a sfiorare la terza rete. Al fischio finale la gioia degli uomini di Pioli sa quasi di liberazione. Chissà che questa non sia per i biancocelesti la partita della svolta.