Le strane regole della Jupiler League

Squillino le trombe, si accendano i riflettori. Certo, l’interesse verso la Jupiler League non è probabilmente pari a quello che viene riservato ai campionati europei più rilevanti. Ma considerato che la massima serie del campionato belga sforna ogni anno numerosi talenti che vanno poi a rimpinguare le rose dei top club del Vecchio Continente, è forse opportuno dare uno sguardo a quello che sta accadendo in questi pazzi playoff.

Perché la notizia del fine settimana è che quando mancano due turni alla chiusura della stagione la Jupiler League si è improvvisamente riaperta. Merito del Club Brugge che nell’ultima giornata del mini-torneo che assegna scudetto e piazzamenti europei ha battuto (3-2) la capolista Genk riaprendo di fatto i giochi per il titolo.

Se è vero infatti che la squadra allenata da Philippe Clement guida ancora la classifica a quota 50 punti, è anche vero che grazie alla vittoria di domenica il Club Brugge si è portato a -3 dal primo posto. Un divario ampio da colmare in sole due partite che però apre uno scenario molto particolare in caso le due squadre dovessero arrivare al termine delle ostilità a pari punti.

A differenza di altri campionati dove a fare la differenza in caso di arrivo a pari merito sono gli scontri diretti o la differenza reti, la Jupiler League applica infatti una regola molto particolare. La griglia playoff viene stabilita decurtando del 50% i punti ottenuti durante la regular season ed arrotondando il dato per eccesso o difetto. In caso di arrivo a pari punti al termine del round di Championship i vari piazzamenti vengono perciò definiti dando vantaggio a chi ha visto arrotondare per difetto il proprio punteggio iniziale.

Considerato allora che al termine della prima fase il Club Brugge partiva da 56 punti guadagnati in 30 gare ed il Genk da 63, a beneficiare dell’arrotondamento in eccesso in vista dei playoff è stata l’attuale capolista che è dunque ripartita da 32 punti anziché 31,5 (i 28 del Club Brugge sono invece tondi tondi). Ecco allora che se le due contendenti dovessero arrivare appaiate tra sette giorni a vincere il titolo sarebbe la squadra del bomber Wesley, vecchio pallino di mercato della Lazio ed autore sin qui in stagione di 13 gol.

A decidere la corsa al titolo potrebbe essere lo Standard che tra giovedì e domenica prossima incontrerà entrambe le contendenti (prima il Club Brugge a Liegi e poi il Genk). I biancorossi sono in corsa per la terza piazza, quella attualmente occupata dall’Anversa che garantisce la qualificazione diretta alla prossima Europa League; ma allo stesso tempo devono guardarsi le spalle dall’Anderlecht che oggi occupa la quinta piazza che, se finisse oggi il torneo, vorrebbe dire provare ad entrare in Europa passando per i playoff.

Proprio l’Aderlecht (a sua volta tampinato dal Gent) sarà il prossimo avversario del Genk. Che, ancora una volta, proverà ad affidarsi al suo bomber, il tanzaniano Samatta, capocannoniere del torneo con 23 reti di cui 3 nei playoff. Insomma, il finale della Jupiler League è ancora tutto da scrivere.