Il punto più alto della sua carriera è quando ha siglato una doppietta nel derby di Milano vinto per sei reti a zero dai rossoneri. Durante il suo percorso calcistico ha vestito le maglie di Cesena, Vicenza, Atalanta, Genoa, Ternana e appunto Milan. Ha segnato soltanto nove goal in Serie A e 36 in B, ma nel suo curriculum vanta le vittorie del campionato di Serie C1 e Serie B, e soprattutto un Eurpeo under 21. Stiamo parlando, ovviamente, di Gianni Comandini, lo sfortunato bomber che ha lasciato il calcio a soli 28 anni per via dei troppi infortuni e di un ambiente che non sentiva più suo. Ma che fine ha fatto l’ex centravanti del Milan? Prima di scoprirlo, ripercorriamo brevemente la sua carriera.
Gianni Comandini cresce calcisticamente nelle giovanili della squadra della sua città, Cesena. Con la squadra romagnola esordisce in C1 disputando tre ottime stagioni culminate con la promozione in Serie B e il titolo di capocannoniere. Nella stagione 99/00 passa al Vicenza e disputa, probabilmente, la sua migliore stagione. Con i biancorossi realizza 20 reti, trascinando la squadra alla promozione nel massimo campionato.
Le ottime prestazione con il Vicenza attirano le attenzioni dei maggiori club italiani, tra cui il Milan di Silvio Berlusconi che, sborsando ben 20 miliardi delle vecchie lire, acquistò il calciatore. L’esordio con la maglia rossonera è di quelli da rinchiudere nel cassetto dei ricordi: Comandini segna infatti il gol del 3-1 nel preliminare di Champions League contro la Dinamo Zagabria, illudendo subito San Siro e i suoi nuovi tifosi. Purtroppo per lui, però, il proseguo della stagione non è stato così fortunato. Disputa 13 partite e segna soltanto due, seppur indimenticabili, goal nel derby vinto per sei reti a zero.
L’anno seguente viene ceduto all’Atalanta per 30 miliardi di Lire, diventando l’acquisto più caro di sempre della società bergamasca. Ma anche qui, frenato dagli infortuni, non riesce ad imporsi: in quattro stagioni scende in campo soltanto 48 volte, realizzando la miseria di sette goal. Dopo due brevi e sfortunate esperienze nel Genoa e nella Ternana, nel 2006, a soli 28 anni, a seguito di problemi fisici persistenti, chiude la sua carriera di calciatore professionista.
Dopo il ritiro, decide di coltivare le sue passioni. Prima di tutto viaggia in continuazione in tutto il mondo: Brasile, Costa Roca, Messico, Nuova Zelanda, Australia, Sri lanka tra le mete dell’ex calciatore. Al ritorno a casa si dedica all’altra grande passione: la musica. Prova anche la carriera da dj in un locale comprato con alcuni amici. Ora è tornato a Cesena, dove ha aperto un ristorante e dove gioca nella Polisportiva Forza Vigne, squadra amatoriale affiliata al Centro Sportivo Italiano.