Che fatica essere campioni

Come è difficile essere campioni. Arrivati ad ottobre, con i campionati che si fermano per la sosta per le qualificazioni al Mondiale di Russia 2018, è arrivato il momento di stilare i primi bilanci. E c’è un dato, come riportato dall’edizione online di Rivista11, che salta effettivamente all’occhio.

Scorrendo le classifiche dei campionati europei, limitandosi ai primi 20 tornei per importanza, si nota che in vetta alla sosta c’è una squadra diversa da quella che si è laureata campione la scorsa stagione. L’unica eccezione è rappresentata dal campionato ucraino dove la Dinamo Kiev, detentrice del titolo, guida anche oggi la graduatoria.

Se in alcuni casi le squadre campioni in carica sono comunque a ridosso della prima posizione, ci sono invece alcuni campionati dove i vincitori della scorsa stagione iniziano ad accusare un ritardo pesante dalla capolista. E’ questo ad esempio il caso del Bayern Monaco che sta pagando la falsa partenza di questa stagione con un ritardo di 5 punti dal Borussia Dortmund. Divario che è aumentato in questo fine settimana appena trascorso complice il passo falso dei bavaresi (da 2-0 per la squadra di Sagnol al 2-2 finale con l’Herta) e la vittoria dei gialloneri per 2-1 ad Augusta.

Situazione analoga anche in Premier League dove il Chelsea è uscito sconfitto dallo scontro diretto con il Manchester City che ora guida la graduatoria con 6 punti di vantaggio dalla squadra di Conte che si trova per altro a dover inseguire anche United e Tottenham. Valori invertiti anche in Ligue 1 dove il PSG guida con tre punti di vantaggio sui campioni in carica del Monaco. Stessa situazione anche in Eredivisie dove il Feyenoord insegue a tre lunghezze il PSV. Sorprende anche il campionato greco dove la falsa partenza dell’Olympiacos è già costata 5 punti di distacco dalla capolista AEK Atene che guida la graduatoria con 13 punti conquistati in 6 giornate. Lo stesso distacco è accusato dal Benfica che nel fine settimana pareggiando 1-1 sul campo del Maritimo non ha saputo approfittare dello scontro diretto tra Porto e Sporting chiusosi a reti inviolate.

Ma il campionato che ha registrato lo stravolgimento più significativo è probabilmente quello spagnolo. In vetta alla Liga, dopo sette giornate, troviamo a punteggio pieno il Barcellona; i campioni in carica del Real Madrid seguono staccati di ben 7 punti. Anche l’Anderlecht, campione in carica in Belgio, si trova a distanza siderale (9 punti) dal Club Brugge che guarda tutti dall’alto in basso forte dei suoi 24 punti. Va leggermente meglio allo Slavia Praga che dopo nove giornate accusa un ritardo di 8 punti dal Viktoria Plzen.

Insomma, considerato che dopo sette giornate il distacco con il Napoli è di soli 2 punti, la Juventus può tirare un sospiro di sollievo.