Bologna-Lazio 2-2, un tempo e un punto a testa nel match del Dall’Ara

Match dai due volti quello del Dall’Ara. Primo tempo di marca rossoblu. Ripresa dominata dalla Lazio. Finisce con un pareggio che è la giusta sintesi di quanto visto per novanta minuti con qualche rammarico in più per la squadra di Pioli che, complici le scelte tattiche del mister, ha finito per regalare un tempo alla squadra di casa che ha giocato in dieci per metà della ripresa. Rispetto alle indiscrezioni della vigilia non ci sono sorprese. Sia Donadoni che Pioli confermano l’undici titolare dell’ultima uscita con una sola variante adottata dal tecnico della Lazio che schiera Milinkovic-Savic sulla trequarti anziché in mediana. Una scelta che nel primo tempo costerà cara ai biancocelesti che nelle ultime uscite con il centrocampo a tre sembravano aver trovato il giusto equilibrio necessario per altro a proteggere una difesa anche oggi apparsa non certo irresistibile.

Primo tempo – Pronti via ed il Bologna è già avanti. Dopo neanche un minuto di gioco la Lazio concede una punizione sulla trequarti da posizione abbastanza centrale. Giaccherini si incarica della battuta e disegna una traiettoria alla Pirlo con la sfera che sembra girare verso sinistra per poi deviare improvvisamente verso destra infilandosi dritta all’incrocio dei pali. La Lazio accusa il colpo ma cerca in fretta di riorganizzarsi. La squadra di Pioli cerca di condurre il gioco ma lo fa in maniera confusionaria complice un Biglia non particolarmente ispirato e spesso in sofferenza davanti al pressing dei padroni di casa. Anche perché la scelta del tecnico biancoceleste di avanzare Milinkovic-Savic sulla trequarti anziché ancorarlo alla mediana manda spesso in difficoltà il centrocampo e la difesa che a differenza del match di Firenze non gode di particolare copertura finendo per andare spesso in affanno. Così alla fine il Bologna da sempre l’impressione di poter essere più pericoloso della Lazio complice anche lo stato di grazia di Masina e del duo Taider-Giaccherini che spesso fa girare la testa a Radu e Konko. Ed infatti i falsinei trovano il gol del raddoppio al 18′ con Destro bravo a capitalizzare un tu per tu con Berisha frutto di un rimpallo fortuito in fase di disimpegno confuso degli ospiti. Sei le reti in campionato, tutte in casa e tutte sotto la gestione Donadoni, per il centravanti rossoblu che sembra decisamente rinato da quando sulla panchina degli emiliani è arrivato il tecnico ex Parma. La Lazio questa volta accusa la botta e rischia di capitolare ancora poco più tardi quando al 21′ Brighi viene anticipato di un soffio da Mauricio su un cross basso dalla destra. I capitolini proprio non riescono a trovare il bandolo della matassa. L’unico che prova ad accendere la luce è Keita mentre Candreva e Djordjevic sembrano completamente fuori partita. Non è un caso che nonostante il doppio svantaggio sia sempre e solo il Bologna a rendersi pericoloso così come accade al 32′ quando ancora Brighi, su azione fotocopia a quella di qualche minuto prima, manda in spaccata di poco a lato un invitante cross di Taider. L’unico squillo di tromba per gli ospiti è al 34′ quando uno scivolone di Masina consente a Candreva di controllare il pallone e crossare dal lato corto dell’area di rigore per Parolo che viene però anticipato in angolo da un ottimo in generale Oikonomou. E’ l’ultima azione degna di nota del primo tempo.

Secondo tempo – La ripresa si apre con Pioli che tenta di suonare la carica e manda in campo Klose e Lulic per Djordjevic, un fantasma nel primo tempo, e Parolo. Il tecnico cambia anche modulo arretrando Milinkovic-Savic in mediana ed abbandonando il 4-2-3-1 per un più concreto 4-3-3 con Keita che spesso si accentra avvicinandosi a Klose per lasciare spazio Agli inserimenti di Lulic. I cambi di modulo ed interpreti danno una scossa alla Lazio che scende in campo con un atteggiamento più propositivo rispetto al primo tempo. La pressione dei biancocelesti si fa più insistente complice anche un Bologna che forte del doppio vantaggio arretra notevolmente il baricentro. Al 7′ i biancocelesti hanno indirettamente l’occasione per riaprire l’incontro quando Gastaldello per anticipare Klose devia verso la porta spiazzando Mirante. La palla colpisce il palo e tutto il Dall’Ara tira un bel sospiro di sollievo. Sette minuti più tardi è Keita ad avere l’occasione buona per accorciare le distanze. Il numero quattordici dei biancocelesti entra in area da sinistra dopo una bella triangolazione con Lulic ma, in ottima posizione, invece di colpire di interno tenta il colpo di controbalzo con l’esterno destro e la palla finisce addirittura in fallo laterale. Il Bologna nei primi venti minuti della ripresa sembra volersi limitare a controllare gli sforzi della Lazio che nella seconda frazione di gioco può contare su un Candreva finalmente in partita. L’atteggiamento ultradifensivo dei falsinei costa però caro al 24′ quando Lulic lascia partire un cross dalla trequarti per Klose che, complice il buco di Rossettini, si trova a tu per tu con Mirante al centro dell’area di rigore. Il tedesco viene atterrato prima di battere a rete da Masina. Espulsione e rigore che Candreva trasforma con un cucchiaio riaprendo così i giochi. E’ l’episodio che cambia la partita. Donadoni non perde tempo e manda in campo il neo acquisto Zuniga per un Giaccherini spentosi con il passare dei minuti. Ma è tutto il Bologna ad essere alle corde. Pioli si gode invece il nuovo atteggiamento della Lazio completamente rigenerata dagli innesti di Klose e Lulic che facilitano anche il gioco di Biglia. Proprio i due subentrati confezionano il gol del meritato pareggio al 30′. Il tedesco, sulla destra, è bravo a pressare Rossettini ed a recuperare il pallone involandosi sul fondo e lasciando partire un cross basso all’indietro che trova pronto l’accorrente Lulic che al volo di destro lascia partire un fulmine che non lascia scampo a Mirante. Questa volta è il Bologna a sembrare in bambola. I falsinei, forse troppo sicuri di aver chiuso le formalità nella prima frazione di gioco, nella ripresa sembrano completamente fuori dal gioco. E la Lazio infatti sfiora il sorpasso al 35′ quando uno scatenato Klose si invola centralmente scaricando a ridosso dell’area di rigore per Keita che entra in area da sinistra vincendo il duello in velocità con Ferrari, subentrato ad inizio ripresa, e lasciando partire una rasoiata sul primo palo che impegna Mirante. Pioli tenta il tutto per tutto a manda in campo Felipe Anderson per Candreva. Donadoni risponde sostituendo Destro con il più fresco Floccari. La Lazio ci prova anche perché il Bologna ha tremendamente paura. Ma dopo tre minuti di recupero il match si chiude sul risultato di parità. Risultato sostanzialmente giusto per una partita dai due volti.