Tradimenti calcistici a suon di milioni di euro. Nostalgia di un calcio che non c’è più

Gonzalo Higuain è ufficialmente un giocatore della Juventus. Trasferimento record che sentenzia un’estate all’insegna dei “tradimenti calcistici”. Il giocatore più forte dello scorso campionato, recordman di Napoli e che passa all’acerrima rivale, è solo l’ultimo dei giocatori cosiddetti “bandiera” che scelgono i soldi e l’ambizione invece che l’amore per i colori della squadra in cui militano e della quale sono diventati leader. Higuain è l’ultimo in attesa di altri casi perché il calciomercato è sempre pronto a scrivere nuove ed imprevedibili storie. Il centrocampista bosniaco Miralem Pjanic quest’estate aveva preceduto il Pipita soltanto di un mese passando dalla Roma alla Juventuse facendo infuriare il popolo romanista. In passato diversi casi sono rimasti nella storia. Alcuni di questi ve li raccontiamo nel dettaglio QUI!

Sono il caso di Ronaldo Luis Nazario da Lima nerazzurro che tutto d’un tratto si innamorò del Milan firmando uno dei più grandi tradimenti della storia del calcio milanese. Il Luis Figo di Barcellona che passò al Real Madrid venendo insultato e non poco al suo ritorno da avversario al Camp Nou vedendosi lanciare anche una testa di maiale. Zlatan Ibrahimovic prima alla Juventus, poi all’Inter e successivamente idolo dei milanisti. Roberto Baggio, il Divin Codino, protagonista con tutte e tre le squadre del nord: Juventus, Milan e Inter. Emerson straordinario centrocampista della Roma scudettata di Capello che in una estate di certificati medici e stress decise di voler andare a giocare nella Juventus. Christian Vieri, il Bobone nazionale che strapagato dall’Inter decide poi di tornare a Milano dalla sponda rossonera dove però lascerà poche tracce di se.  Mario Balotelli cresciuto e lanciato dall’Inter e diventato poi punta di diamante del Milan. Caso analogo in Inghilterra dove Carlos Tevez dopo aver vinto e segnato nel  Manchester United decide di spostarsi alla corte degli sceicchi del Manchester City. Poi tanti altri casi, Altafini, Manfredonia, Aldo Serena e Ciccio Cordova, tutti “traditori” del mondo del calcio che allontanano sempre di più i vari Maldini, Baresi, Totti, Del Piero, Zanetti, Signori, Nesta, Messi, Xavi, Raul, Gerrard e molti altri. Bandiere di un calcio sempre più passionale e lontano e che forse non ritornerà più.