Son e Kane Tottenham
Son Heung-Min e Harry Kane dopo un gol al Southampton (Fonte: AFP)

A wonderful Sonday

Cantavano gli Afterhours in uno dei loro pezzi più noti al grande pubblico: “Se c’è qualcosa che è immorale è la banalità”. E Son Heung-Min evidentemente di essere banale non vuole proprio saperne. Il sudcoreano del Tottenham ha atteso l’ultimo pomeriggio di questa estate 2020 per imprimere a fuoco il suo nome nella storia degli Spurs.

Con il poker rifilato al Southampton Son Heung-Min è infatti diventato il sesto giocatore del Tottenham a siglare almeno quattro reti in un unico incontro da quando esiste la Premier League. Un primato che il centrocampista condivide da ieri con calciatori che nel periodo 1992-2020 hanno contribuito ad alimentare la leggenda del club del nord di Londra.

Prima di Son Heung-Min avevano infatti tagliato questo particolare traguardo Jurgen Klismann (nel 2-6 sul campo del Wimbledon della stagione 1997-1998), Dimitar Berbatov (nel 6-4 ai danni del Reading della stagione 2007-2008), Robbie Kean (stagione 2009-2010, per il 5-0 sul Burnley) ed Harry Kane che aveva rifilato il suo poker al Leicester in un 1-6 del Tottenham al King Power Stadium della stagione 2016-2017. Senza dimenticare poi Jermain Defoe, l’unico Spurs a sfoderare un pokerissimo da record con i suoi cinque gol in trentasei minuti allo sfortunato Wigan nel novembre 2009.

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Harry Kane dicevamo. E’ stato lui l’altro grande protagonista insieme a Son Heung-Min del match del St Mary’s Stadium. L’asso inglese, oltre a siglare il gol del definitivo 5-2 Spurs, è stato anche l’autore di tutti e quattro gli assist che hanno consentito al centrocampista

sudcoreano di entrare nella storia del Tottenham e del calcio inglese. Un contributo fondamentale quello di Kane che lo stesso Son Heung-Min ha riconosciuto nell’immediato post-partita di Southampton: “È incredibile segnare quattro gol in Premier League. Ovviamente senza i compagni di squadra e gli assist di Harry Kane, non avrei segnato così tanti gol. Tre punti sono la cosa più importante. Sono contento di segnare quattro gol ma più contento della vittoria. Sono molto felice che Harry Kane poi abbia segnato. Quando fai una partita incredibile con quattro assist, meriti il gol e lui è uno dei migliori attaccanti del mondo, ha fame. Sono molto contento che abbia segnato oggi”.

La partita

Il poker di Son ed il gol di Kane hanno consentito al Tottenham di raddrizzare una partita che non sembrava essere nata sotto i migliori auspici. A sbloccare l’incontro è stata infatti la squadra di casa che ha trovato il vantaggio al minuto 32 grazie alla rete di Ings bravo a capitalizzare al meglio il lancio lungo di Walker-Peters e concretizzare dunque la supremazia fino a quel punto dei Saints (prima c’era stato il palo esterno di Djenepo) che lo stesso Mourinho ha riconosciuto nel dopo gara.

Per sfortuna del Southampton il duo formato da Son e Kane ha però deciso nella ripresa di scrivere la storia. E così, grazie anche al contributo dell’ottimo Ndombélé, gli Spurs hanno prima ribaltato il risultato in due minuti (quelli compresi tra il 47’ ed il 49’) e poi preso in mano il match con una prestazione autorevole che ha regalato tre punti preziosi all’undici di Mourinho e scacciato via le nuvole che facevano capolino all’orizzonte dopo la sconfitta rimediata all’esordio stagionale con l’Everton di Ancelotti.

Nel giorno in cui Son e Kane scrivevano la storia, l’unico assente era Dele Alli. Il giocatore, infatti, non ha fatto parte della spedizione non certo per scelta tecnica. Si vocifera che il suo trasferimento al PSG sia infatti imminente. Un problema non da poco per Mourinho che però nel frattempo può godersi un Son Heung-Min in forma smagliante.