Mazzarri-Benitez, il gioco della sedia

Inter-Napoli, il posticipo della settima giornata di serie A previsto per domenica sera alle 20:45, è soprattutto Mazzarri-Benitez, i due allenatori contro in quello che potrebbe essere definito un “incrocio pericoloso”. I due allenatori che, escludendo la breve parentesi di Benitez al Chelsea, si sono praticamente scambiati le panchine, stanno affrontando un campionato ricco di insidie che rischia di farli passare come i soliti incompresi.

Il Napoli di Benitez che, con 10 punti,  occupa, attualmente, la settima posizione, ha riportato solo tre vittorie in campionato (Genoa, Sassuolo, Torino). Decisamente troppo poche per accontentare un presidente esigente del calibro di De Laurentiis, che aveva scelto sì il tecnico spagnolo per portare avanti un progetto di crescita societaria, ma anche per togliersi qualche soddisfazione nel presente. Forse Benitez sta ancora “campando di rendita” per i risultati ottenuti al termine della passata stagione: un buon girone in Champions League; terzo posto in campionato e la vittoria della Coppa Italia, conquistata all’Olimpico contro la Fiorentina, in una giornata che passerà però alla storia come una tra le più tristi del calcio moderno. Nonostante l’inizio di campionato non proprio brillante, il patron azzurro ha comunque confermato, tramite Twitter, la sua fiducia nei confronti dell’allenatore ritenendosi molto soddisfatto dell’ “ottimo lavoro che il tecnico sta svolgendo”. Dichiarazione questa che sa molto di strategia per raffreddare le acque prima di una partita che può significare molto, almeno a livello mentale.Più tranquilla la situazione in Europa League, dove il Napoli è primo nel girone I, ma con l’obbligo di andare avanti se non fino in fondo nella competizione. Da allenatore dell’Inter (giugno-dicembre 2010) Benitez è riuscito a portare in bacheca due trofei: la Super Coppa italiana, vinta contro la Roma per 3-1 e la Coppa del Mondo per club. Anche a Milano, come sta avvenendo quest’anno al Napoli la sua permanenza in panchina era stata più volte messa in discussione. Oggi sono in molti a scommettere se Benitez riuscirà o meno a “mangiare il panettone”. Il supporto dei tifosi è altalenante come, peraltro, i risultati della squadra.

Il discorso è molto simile per Walter Mazzarri: un campionato che finora ha regalato più delusioni che soddisfazioni e in cui l’Inter occupa la decima posizione in classifica. Per adesso Mazzarri stenta a trovare una formazione tipo ed un equilibrio in campo. La “pazza Inter” è una squadra capace di fare 7 gol al Sassuolo, ma la stessa che ne incassa 4 a San Siro contro il Cagliari di Zeman. Come per il Napoli di Benitez, anche il cammino dei neroazzurri sembra incontrare, almeno per ora, meno difficoltà in Europa League. L’Inter domina infatti il girone F. Il tecnico toscano grazie alla piena fiducia del presidente neroazzurro Tohir sembra sicuro di mantenere a lungo il suo posto in panchina alla guida dell’Inter, anche se ciò dipenderà dai risultati.

Ad accomunare i due tecnici c’è il fatto di non aver soddisfatto le aspettative delle due rispettive ex tifoserie, aspetto che stanno confermando quest’anno, e l’aver lasciato, senza apparenti motivazioni il timone delle due squadre risucchiati dal toto-allenatori che caratterizza il nostro campionato. Sia Napoli che la Milano neroazzurra sono due piazze molto esigenti e per entrambe le tifoserie i due tecnici sia adesso che nel passato erano e sono visti come i salvatori voluti per arrivare ad una svolta assoluta. Gli interisti sono ancora in attesa di un erede di Mourinho, cosa però non facile, se non addirittura impossibile. I partenopei, in continua ricerca di rivincita, non ne possono più di piazzamenti e mezze vittorie.

Comunicazione di servizio per i due tecnici: dotarsi di tappi per le orecchie o di un ombrello per ripararsi dalla, molto probabile, pioggia di fischi che arriveranno un po’ da tutte le parti. L’augurio è che Inter-Napoli sia almeno un grande spettacolo di calcio, cosa che dipende molto da Mazzarri e Benitez.