Giovani e forti: c’è un calcio italiano che piace all’estero ed anche all’Italia

Che il calcio italiano stia lentamente rialzando la testa non è più certificato solo dalla finalissima di Berlino che ha visto una Juventus bella e sfortunata capitolare contro il Barcellona solo ad un passo dalla conquista della Champions. Ci sono almeno altri due segnali evidenti della ripresa del nostro movimento pallonaro. Il primo è lo sbarco in Italia di campioni che fino ad un paio di stagioni fa avrebbero rabbrividito al solo pensiero di giocare negli stadi dello stivale. L’altro è la spasmodica ricerca di giovani italiani da parte dei top club europei.

Sta infatti passando inosservata, forse per l’eccessivo caldo di questo periodo che sicuramente non aiuta a mantenere alta la concentrazione, la corsa all’oro nostrano dei ricchi club calcistici europei. Sono ben tre da inizio luglio, da quando cioè il calciomercato ha aperto ufficialmente i battenti, i giocatori italiani che hanno salutato i rispettivi club di appartenenza per accasarsi all’estero facendo muovere la bellezza di 45 milioni di Euro. Parliamo di Darmian, Ogbonna ed El Shaarawy. Se aggiungiamo anche Ciro Immobile, che all’estero era emigrato già lo scorso anno ma che comunque lo scorso fine settimana ha salutato ufficialmente il Borussia Dortmund per accasarsi al Siviglia, detentore dell’Europa League, le cifre salgono ancora.

Matteo Darmian – Quella dell’esterno del Toro è sicuramente l’operazione più importante tra quelle menzionate per cifre e blasone del club di destinazione. Il classe ’89, dopo essere stato a lungo inseguito dalla Roma e soprattutto del Napoli, si è accasato al Manchester United alla corte di Van Gaal. I Red Devils per portare il nazionale italiano ad Old Trafford hanno investito ben 18 milioni di Euro più eventuali bonus di rendimento che andranno a rimpinguare le casse del club granata al raggiungimento di determinati risultati del club. Il Torino, da sempre lungimirante quando si parla di giovani, ha subito reinvestito la cifra su due classe ’92, Baselli e Zappacosta, che arrivano dall’Atalanta, altro club della Serie A che ha fatto del vivaio il suo fiore all’occhiello.

Angelo Ogbonna – Ventisette anni, reduce da due stagioni con la maglia della Juventus segnate da 55 presenze complessive e quattro trofei all’attivo, il difensore ex Toro (tutto torna) e della nazionale di Conte si è trasferito in Premier League. Su di lui il West Ham ha investito 11 milioni di Euro e molto in immagine se è vero che anche al momento di presentare Obiang (altro giovane prospetto che ha lasciato la Serie A e la Sampdoria per Londra) ha comunque utilizzato una foto del giocatore italiano. Come si è tutelata la Juventus? Riportando alla base Daniele Rugani, arcigno e talentuoso difensore di 21 anni che l’anno scorso ha incantato l’Italia con la maglia dell’Empoli.

Stephan El Shaarawy – Il Faraone ha lasciato Milano ed il Milan per tentare la via del rilancio con la maglia del Monaco. La squadra del principato, ceduto Ferreira-Carrasco all’Atletico Madrid, non ci ha pensato su un secondo ed ha immediatamente puntato forte su quello che Galliani sperava potesse diventare il nuovo Kakà. Cosa che, dati i soli ventidue anni di El Shaarawy, non è detto che non accada. La cifra investita dai monegaschi per strappare l’esterno al Milan? 16 milioni di Euro

Ciro Immobile – Anche lui ex Toro, dopo aver abbandonato la Mole nella scorsa stagione (insieme al compagno di scorribande Cerci. A proposito, le cessioni di Ogbonna, Cerci, Immobile e Darmian hanno fruttato ai granata la bellezza di 62 milioni di Euro) per accasarsi al Borussia Dortmund, al termine di una stagione in chiaroscuro ha fatto le valigie per tentare una nuova avventura. Non in un club qualsiasi, ma al Siviglia, squadra detentrice dell’Europa League (da due stagioni ormai). La cifra del riscatto è fissata a 10 milioni di Euro.

I club italiani – Ed i club italiani stanno a guardare? Decisamente no se è vero che la Juventus oltre al già citato Rugani ha riportato alla base anche Sturaro (classe ’93) e Simone Zaza (classe ’91) pagando 18 milioni di Euro al Sassuolo. Ma non solo. Il ventiquattrenne Bertolacci ha appena salutato la Roma per accasarsi al Milan. Nelle casse del club giallorosso sono entrati 20 milioni di Euro ed i due club continuano a parlare anche di un altro profilo molto interessante, Alessio Romagnoli. Il giovane difensore è considerato dagli addetti ai lavori il nuovo Nesta e le cifre che circolano per un suo eventuale trasferimento in rossonero sono già da capogiro. La Lazio, che pure punta molto sul vivaio anche se composto da molti giocatori stranieri, ha portato alla ribalta e deciso di investire ciecamente nel futuro su Danilo Cataldi e sogna di mettere a segno il colpo Borini (24 anni) per l’attacco. A proposito di Borini, attaccante attualmente in forza al Liverpool, non dobbiamo dimenticare che  una folta colonia italiana è già presente in molti campionati europei. Parliamo dei vari Criscito, Sirigu, Verratti ma anche dei vari Rossi e Piovaccari o Balotelli. E poi c’è sempre chi ha deciso di emigrare oltre oceano. Facile pensare ad Andrea Pirlo. Ma non bisogna dimenticare che nella MLS milita anche il ventottenne Giovinco, fresco fresco di tripletta nel 4-4 del suo Toronto contro NYC.

Insomma, c’è un Italia calcistica, più o meno giovane, che piace all’estero e che piace anche all’interno dei confini nazionali. Segno, forse, che le crisi sono solo passeggere e che ci vuole la giusta abilità per saper riconoscere il cambiamento ed adattarsi ai tempi. E’ la prima volta nella storia del nostro movimento che la stagione inizia con un numero così elevato di calciatori italiani, molti dei quali titolari in Nazionale, protagonisti attesi all’estero. Così come è la prima volta da tanti anni a questa parte che i club nostrani investono così forte sui giovani talenti italiani. Se non è una certezza, speriamo sia almeno un segnale della rinascita del calcio italiano.