A tu per tu con Arturo Di Napoli

La redazione di TabserNews ha contattato Arturo Di Napoli, ex calciatore tra le altre di Napoli, Palermo, Messina e Salernitana e attualmente fermo per una squalifica dovuta all’indagine Dirty Soccer. Con noi, Re Artù, ha affrontato temi sia sul proprio passato che sull’attualità:

1) Buongiorno Arturo. Lei è stato un calciatore ad alti livelli, con diversi anni di Serie A giocati da protagonista, adesso sta intraprendendo la strada da allenatore. Quali sono stati gli allenatori e gli ambienti che le hanno lasciato il bagaglio più importante per affrontare questa nuova sfida?

Buongiorno, ovviamente tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno lasciato qualcosa di loro, tra questi Prandelli, Novellino, Mutti, Guidolin e Sonetti sono quelli che mi hanno dato qualcosa in più. Tra gli ambienti, Napoli, Messina e Salerno sono piazze che danno grandi stimoli e delle quali ho bellissimi ricordi.

2) Da calciatore, quale è stato il difensore più difficile da affrontare nella sua lunga carriera e quale invece il compagno più forte con cui abbia giocato?

Il difensore più forte e difficile da affrontare è stato sicuramente Fabio Cannavaro che riusciva a rubarti la palla senza mai commettere fallo. Il compagno più forte è stato Javier Zanetti, che oltre alla bravura era un grande professionista e interpretava il proprio ruolo con grande classe

3) Lei è esploso nel Gualdo, perdendo la finale playoff per la Serie B contro l’Avellino nel ’95. E’ stata questa la delusione più grande della sua carriera?

E’ stata una delle tante delusioni. Quell’esperienza è stata una grande favola senza lieto fine. Andammo ben oltre le nostre possibilità e rimane una bella pagina della mia carriera

4) Parlando di attualità, chi vede favorita nella lotta Scudetto di quest’anno, conteso tra Juventus e Napoli?

La Juventus ha qualcosa in più anche se devo dire che per il Napoli è stata una grandissima annata e per un momento anche io ho creduto che i partenopei potessero fare il grande colpo.

5) Nella lotta salvezza è invece impelagata una sua ex squadra, il Palermo. Pensa che la squadra di Zamparini riuscirà a tirarsi fuori da una situazione difficile? Chi, a parte i rosanero, vede in difficoltà per la permanenza in Serie A?

Credo che il Verona abbia poche speranze, e la lotta per i due posti rimanenti sarà tra il Palermo, il Carpi ed il Frosinone

6) Parlando di Zamparini, e della gestione bizzarra della panchina Palermitana quest’anno, lei che lo ha conosciuto e che ci ha lavorato, pensa che riuscirà a riprendere le redini della squadra oppure realmente a fine stagione lascerà la presidenza della squadra siciliana?

Zamparini è sicuramente stanco, ma il calcio è la sua vita e credo sia davvero molto difficile che lasci

7) Rimanendo in Sicilia, lei quest’anno ha iniziato la stagione sulla panchina del Messina, ottenendo importanti risultati prima dello stop forzato della giustizia sportiva. Cosa l’ha spinta nel credere e promovuoere il progetto del presidente Stracuzzi?

E’ stata principalmente la città, che considero di enorme potenziale. Messina è stata martoriata dalle delusioni negli ultimi anni e ci vorrà tempo, ma si sono fatti dei passi in avanti per ricreare il giusto entusiamo

8) Cosa manca al Messina per poter tornare a competere quantomeno per un posto nei playoff e per tentare quindi l’assalto al ritorno in Serie B?

L’arrivo di un imprenditore facoltoso potrebbe dare il via al rilancio definitivo delle ambizioni della squadra

9) Se Arturo Di Napoli potesse tornare indietro, cambierebbe qualche scelta fatta in passato? Magari qualche trasferimento in un momento sbagliato, qualche scelta che ha impedito l’arrivo in una grandissima squadra?

Sicuramente cambierei molto, sopratutto in me stesso, nel mio carattere. Più professionalità e meno uscite. Sono convinto che per le mie qualità avrei potuto fare molto di più ed anche se ho fatto una bellissima carriera, qualche rimpianto rimane.

10) Quali sono i suoi progetti futuri?

Nell’immediato ho intenzione di fare chiarezza sulla mia squalifica. Sono vittima di una ingiustizia provocata da un equivoco ed ho intenzione di lottare per dimostrare la mia innocenza

11) Ultima domanda sulla Nazionale. Dove potrà arrivare secondo lei la Nazionale di Antonio Conte ai prossimi Europei? Condivide la scelta di Conte di annunciare, prima della manifestazione per cui ha preparato la Nazionale negli ultimi 2 anni, il passaggio al Chelsea?

Credo che Antonio Conte abbia dato un’impronta ben definita alla Nazionale. Non voglio entrare nel merito della scelta del CT perchè sono convinto che ogni scelta ha alla base delle motivazioni personali. Sono altrettanto sicuro che l’Europeo è un avvenimento talmente importante che la sua scelta non peserà sul gruppo. La professionalità e la voglia di vincere sono garanzie fondamentali che Conte trasmetterà ai suoi ragazzi.

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