Champions League 2016, le curiosità sulla finalissima di Milano

Milano si prepara ad accogliere l’atto finale della Champions League 2015-2016. Quella che andrà in scena a San Siro sabato sera sarà la 61 ͣ finale della competizione, la 24 ͣ disputata nella formula attuale. A contendersi la coppa dalle grandi orecchie saranno le due squadre di Madrid, Real ed Atletico, in un revival della finalissima di Lisbona del 2014 che regalò con un finale thriller la Decima alle Merengues. A Milano è la prima volta che si presentano all’atto conclusivo due squadre della stessa nazione che si sono già incontrate in una precedente finale. Per la Spagna si tratta invece del terzo derby che decide l’assegnazione della coppa dopo il match tra Real Madrid e Valencia dell’edizione 1999/2000 e quello di Lisbona di due anni fa. Gli altri precedenti che hanno visto incontrarsi squadre della stessa nazione risalgono al 2002/2003 quando ci fu la finale tutta italiana tra Milan e Juventus con il successo rossonero ai rigori; al 2007/2008 quando andò in scena a Mosca la sfida inglese tra Manchester United e Chelsea che si chiuse con il successo dei Red Devils ai rigori; 2012/2013 con la finale tutta tedesca tra Borussia Dortmund e Bayern che premiò i bavaresi. Per la settima volta invece la finale si disputerà tra due formazione che si sono già affrontate in passato per la conquista del trofeo. Il Real ha vinto il trofeo 10 volte e detiene il record di partecipazioni (45) e di finali disputate (13). Sabato 28 maggio, allo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano, disputerà dunque la sua 14esima finale. L’Atletico Madrid non ha mai vinto la Coppa dei Campioni-Champions League e disputerà la sua terza finale che sarebbe poi la quarta considerato il replay della stagione 1973/74 a Bruxelles quando Atletico Madrid e Bayern pareggiarono 1-1 ed i tedeschi poi vinsero 4-0 la finale-bis che si disputò due giorni.

Impatto mediatico – Il match verrà trasmesso in 200 Paesi e seguito da oltre 180 milioni di telespettatori. La produzione è affidata a Mediaset e saranno 41 le telecamere utilizzate per assicurare la copertura dell’evento. Il conto comprende anche una telecamere posizionata su un elicottero che sorvolerà lo stadio Meazza e la Spydercam che taglierà in diagonale il terreno di gioco. Per rendere l’idea della portata dell’evento, in un match normale della competizione si utilizzano generalmente 16 telecamere. La vera curiosità è che delle 41 telecamere solo 8 racconteranno in real time la partita producendo il 90% delle immagini. Il restante 10 % verrà generato dalle residue 33 postazioni che verranno utilizzate per produrre contenuti ad hoc richieste dalle varie piattaforme ed altri contenuti editoriali. Il costo della produzione sarà pari a circa 15 volte il valore di un qualsiasi altro match stagionale di Champions e le stime parlano di una cifra che raddoppierà l’importo speso per la finale di Lisbona del 2014. Verranno impiegati circa 400 persone e si srotoleranno 20 km di cavi per garantire non solo le riprese ma anche il collegamento degli 8 studi con vista campo ricavati nel primo anello di San Siro, le 6 piattaforme per giornalista ed ospite site al secondo anello dell’impianto e le 14 postazioni di bordo campo per consentire i collegamenti alle tv che detengono i diritti di trasmissione della gara.

Altre curiosità – Il trofeo della Champions League pesa 7,5 kg ed è alto 73,5 cm. Quella in palio a Milano è la quinta versione del trofeo, perché l’originale viene consegnato soltanto a chi la vince per tre (un tempo cinque) volte di seguito. Ad oggi gli unici club che hanno l’onore di conservare in bacheca la coppa originale sono Real Madrid, Ajax, Bayern Monaco, Milan e Liverpool. Le squadre che vincono la Champions o l’Europa League per tre volte consecutive o cinque volte in totale possono sfoggiare Il multiple-winner badge, patch raffigura il trofeo in questione ed il numero di volte che lo si è vinto, introdotto a partire dalla stagione 2000/01 ed assegnato di diritto a chi già aveva maturato i requisiti. Dal 2004/05 viene assegnato anche il title-holder logo che viene cucito sulla maglia della squadra che nella stagione precedente ha conquistato la vittoria della Champions League. Milano è l’unica città europea ad aver vinto la Coppa dei Campioni/Champions League con entrambe le sue squadre (7 volte il Milan, 3 volte l’Inter) mentre San Siro ospiterà per la quarta volta la finale della competizione. Nel 1965 l’Inter vinse 1-0 contro il Benfica, nel 1970 il Feyenoord sconfisse il Celtic 2-1 ai supplementari e nel 2001 il Bayern Monaco vinse ai rigori contro il Valencia. Sarà invece nel complesso la nona finale di Coppa dei Campioni/Champions League in Italia: un primato assoluto. Così come italiano è il record delle finali perse che spetta alla Juventus. I bianconeri hanno perso sei volte in otto occasioni (le ultime quattro consecutivamente). Solo sei giocatori che hanno vinto il trofeo sono poi riusciti a vincerlo anche come allenatori. Si tratta di Carlo Ancelotti, Giovanni Trapattoni, Pep Guardiola, Miguel Munoz, Johan Cruyff e Frank Rijkaard. Zinedine Zidane ha dunque l’occasione per unirsi al club.